La Corea del Nord annuncia di avere missili capaci di colpire gli Stati Uniti

Missile nordcoreano a lunga gittata

SEUL, COREA DEL SUD –  – La Corea del Nord ha annunciato di avere in arsenale missili strategici capaci di colpire il territorio degli Stati Uniti. In una nota diffusa dall’agenzia di regime Kcna, il portavoce della Commissione nazionale di Difesa ha poi assicurato che i vettori possono raggiungere ”non solo le forze Usa nella penisola coreana”, ma anche Giappone e Guam.

L’annuncio nordcoreano cade a stretto giro dall’accordo di domenica tra Washington e Seul per ampliare la gittata dei missili in dotazione alla Corea del Sud, tra i 550 e gli 800 km in cinque anni, pari a piu’ di due volte i limiti attuali, tenendo il carico utile massimo di 500 kg.

”Non nascondiamo che le forze armate rivoluzionarie, incluse quelle strategiche missilistiche, stiano tenendo gli obiettivi di colpire non solo le basi delle forze fantoccio sudcoreane e le basi delle forze imperialiste di aggressione degli Stati Uniti sulla inviolabile terra della Corea, ma anche il Giappone, Guam e il territorio degli Stati Uniti”.

Si ritiene che la Corea del Nord stia sviluppando un programma capace di costruire missili intercontinentali con una gittata fino a circa 7.000 km, ma due test effettuati, soprattutto quello dello scorso aprile, sono falliti.

Gli Stati Uniti sono presenti nella Corea del Sud con 28.500 soldati e garantiscono al Paese un ‘ombrello nucleare’ in caso di attacco. In cambio, nel 2001, la Corea del Sud aveva accettato di limitare la gittata dei propri missili. Secondo la stampa sudcoreana l’annuncio e’ atteso per il mese prossimo.

Gli Stati Uniti e il Giappone hanno anunciato nei giorni scorsi un importante accordo per la costruzione di una seconda barriera radar difensiva in territorio giapponese, una iniziativa specificamente intesa a sventare la minaccia rappresentata dalla Corea del Nord, ma suscettibile di provocare reazioni negative da parte della Cina.

L’accordo per la cooperazione per la rafforzata difesa anti-missilistica è stato raggiunto il primo giorno della visita in Giappone dal ministro della Difesa americano Leon Panetta, che ha annunciato l’intesa assieme al suo collega giapponese Satoshi Morimoto.

Il Giapone già ospita un sistema di difesa radar, conosciuto col nome di AN/TPY-2, parte integrante di un sistema di avvistamento di missili in arrivo e di coordinamento del sistema di intercettazione. Questo sistema si trova a Shariki, ma nessuna località è stata ancora scelta per il secondo, sebbene un gruppo di tecnici Usa sia già arrivato in Giappone per compiere rilevamenti.

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lgermini