Nucleare, Ahmadinejad: “Riapriremo i negoziati, ma tra due mesi”

Il presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad

L’Iran è disponibile a tornare a trattare sul nucleare, ma non prima di due mesi. A dare l’annuncio è stato il presidente Mahmoud Ahmadinejad spiegando che il suo governo è intenzionato a tornare al tavolo dei negoziati, ma solo ”a partire dalla seconda metà del mese di Ramadan”, cioè fra circa due mesi.

Il presidente iraniano ha precisato che il ritardo è stato deciso per ”punire” le grandi potenze per la loro decisione ”immorale” di approvare nuove sanzioni contro la Repubblica islamica.

Ahmadinejad ha criticato le grandi potenze per avere varato le nuove sanzioni con una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu votata il 9 giugno, dopo che in una dichiarazione firmata alcune settimane prima con Turchia e Brasile, l’Iran si era impegnato ad accettare uno scambio di uranio arricchito con l’estero.

”Hanno voluto alzare un bastone per minacciarci – ha detto Ahmadinejad – e questo e’ stato un atto immorale. Ecco perche’, pur essendo pronti a tornare al tavolo delle trattative con i 5+1, ritarderemo il loro inizio fino alla seconda meta’ del sacro mese di Ramadan”. Vale a dire la fine di agosto. Il gruppo dei 5+1 e’ composto dai cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza – Usa, Russia, Cina, Francia e Gran Bretagna – piu’ la Germania.

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Alberto Francavilla