Nucleare iraniano, Pechino si oppone alle sanzioni Ue

Yukiya Amano, direttore generale dell'Aiea

La Cina si oppone alle sanzioni unilaterali decise dall’Unione Europea nei confronti dell’Iran. Lo ha detto in conferenza stampa un portavoce del ministro degli esteri di Pechino. Jiang Yu, portavoce del ministro degli esteri di Pechino, ha detto che il governo cinese ”spera che le parti interessate vogliano attenersi alla via diplomatica sulla questione”.

Per Pechino, secondo la Jiang, l’unica via per la soluzione della questione del nucleare iraniano è quella diplomatica. Il governo cinese, inoltre, ”vede bene i passi compiuti da Teheran”, ha detto la Jiang, riferendosi alla lettera che l’Iran ha inviato al direttore generale dell’Aiea Yukiya Amano, sulla ripresa dei negoziati sul nucleare.

La lettera, sottoscritta dal Consiglio supremo di sicurezza nazionale iraniano e dall’organizzazione iraniana per l’energia atomica, esprime la disponibilità immediata a riprendere i colloqui. La Cina spera che i colloqui tra l’Iran e il gruppo di Vienna, che comprende Stati Uniti, Francia, Russa e l’Aiea, ”possano cominciare il prima possibile”, ha detto la Jiang.

”Speriamo che le parti interessate – ha concluso la portavoce del ministero degli esteri cinese – possano raggiungere un consenso sulla questione in una data vicina”, aggiungendo che questo aiuterà a promuovere il processo della risoluzione, attraverso il dialogo e la negoziazione, della questione del nucleare iraniano.

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Maria Elena Perrero