BAGHDAD – Per l’Iran non ci sono ancora le condizioni per indire un nuovo round di colloqui sulla questione del controverso programma nucleare iraniano con i 5+1, ovvero i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (Stati Uniti, Russia, Cina, Francia e Gran Bretagna e la Germania).
Un responsabile iraniano, che ha preferito rimanere anonimo, a margine dei colloqui negoziali ripresi stamattina per il secondo giorno a Baghdad fra Iran e potenze del gruppo 5+1 ha detto che ”sembra che le basi per una nuova sessione di negoziati non esistano ancora, a meno che nelle due ore che seguono le due parti non trovino un accordo”.
Fonti iraniane citate dal’emittente Press Tv hanno avvertito che le prospettive dei colloqui sul nucleare di Teheran ”sono vaghe e in dubbio se il gruppo” delle potenze del 5+1 ”respinge il pacchetto iraniano”. L’emittente finanziata dallo Stato iraniano attribuisce a ”fonti vicine alla squadra negoziale dell’Iran” a Baghdad la ”breaking news” pubblicata sul suo sito.
Secondo diversi media iraniani ci sarebbero divisioni tra Stati Uniti e Russia nel gruppo delle potenze del 5+1 che negoziano con l’Iran sul suo controverso programma nucleare. ”I membri del 5+1 sono divisi nel cercare una risposta all’ampio pacchetto” di proposte che Teheran ha offerto, sottolinea il sito dell’emittente Press Tv.
La semi-governativa agenzia Fars segnala che le delegazioni delle sei potenze avrebbero dovuto esprimersi nella sessione serale originariamente prevista alle 18 ora locale di ieri ma che poi è slittata a stamattina. L’agenzia riferisce che le ”divergenze” fra i sei (Usa, Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna e Germania) ”si sono ampliate sull’appropriata reazione all’offerta di cooperazione di Teheran”: secondo la militante Fars, responsabili americani hanno detto di voler intensificare le sanzioni contro l’Iran se respingerà il pacchetto di proposte del 5+1 mentre il viceministro degli Esteri russo Serghiei Riabkov, che guida la delegazione di Mosca, ha ribadito la forte opposizione russa a qualsiasi altra sanzione contro Teheran.
Pur senza citarlo, il quadro prospettato dalla Fars é lo stesso che aveva portato al naufragio della precedente tornata di colloqui sul nucleare fra Iran e 5+1, quelli conclusisi senza neanche stilare un’agenda dei lavori dopo le riunioni di Ginevra (dicembre 2010) e Istanbul (gennaio 2011): all’epoca era stato autorevolmente sottolineato che le sei potenze non era state in grado di concordare una linea e che l’Iran non aveva voluto neanche parlare del suo programma nucleare. Anche un anonimo responsabile iraniano citato dall’agenzia Afp a Baghdad ha detto ieri sera che ”non hanno risposto alle nostre riposte e volevano avere piu’ tempo per consultazioni interne” mentre ”noi abbiamo risposto a tutti i punti della proposta del gruppo 5+1”.