Obama: “Contraccettivi a carico delle assicurazioni sanitarie”

NEW YORK – I piani di copertura assicurativa devono coprire la contraccezione per le donne senza ulteriori costi. Lo ribadisce l'amministrazione Obama che respinge cosi' l'eccezione cercata dalla chiesa cattolica per le assicurazioni offerte ai dipendenti degli ospedali cattolici, dei college e delle organizzazioni di beneficenza. L'amministrazione concedera' pero' un anno di tempo alle organizzazioni affiliate alla chiesa per mettersi in regola, il che significa – riporta il New York Times – che la copertura non avra' inizio fino a dopo le elezioni 2012.

I leader della Chiesa hanno chiesto personalmente al presidente americano, Barack Obama, di assicurare l'eccezione. Obama ha deciso dopo aver ascoltato tutte le parti e raggiungendo un ''equilibrio fra il rispetto della liberta' religiosa e un accesso piu' ampio a importanti servizi di prevenzione'' afferma il segretario americano per la sanita', Kathleen Sebelius, sottolineando che ''le aziende no-profit di base religiosa non offrono copertura contraccettiva nei loro piani assicurativi. A loro verra' concesso un anno, fino all'1 agosto 2013, per offrire loro maggiore flessibilita' per adottarsi alla nuova regola''.

La riforma sanitaria 2010 prevede che gli assicuratori coprano ''i servizi sanitari preventivi'' e che non possano chiedere ulteriori fondi a questo scopo. La nuova norma di Obama interpreta questa affermazione e richiede la copertura assicurativa per tutti i metodi contraccettivi approvati dalla Food and Drug Administration, fra i quali la pillola del giorno dopo.

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luiss_vcontursi