Continua la guerra del grano in Friuli, guerra legata alla quantità di piante ogm. Nessuno dei campi di mais in Friuli vicini a quelli dove è stato seminato mais geneticamente modificato presenta quantità di mais Ogm superiore ai limiti di legge. Su trenta campioni effettuati sui campi limitrofi a quello già dichiarato seminato con mais OGM, quindici risultano negativi, mentre altri quindici risultano positivi alla presenza dell’evento MON810, ma in percentuali inferiori allo 0,9%, che costituisce il limite stabilito dal regolamento comunitario, oltre il quale gli alimenti e i mangimi sono considerati, tecnicamente e giuridicamente, geneticamente modificati.
Questi i risultati delle analisi sulla presenza di Ogm commissionate dal Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, in collaborazione con l’Ispettorato Centrale per la tutela della qualità e Repressione frodi, il Corpo Forestale dello Stato, la Regione Friuli Venezia Giulia, affidate all’ERSA, Agenzia regionale per lo sviluppo rurale, evidenziano che tali risultati sono già in possesso della magistratura, che deciderà il da farsi.
Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Giancarlo Galan, intanto, ha incaricato il Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (CRA) di effettuare ulteriori campionamenti ed analisi, per acquisire gli elementi scientifici da utilizzare, in accordo con la Regione Friuli Venezia Giulia e le altre Regioni, anche a supporto dell’adozione delle linee guida sulla coesistenza. In ogni caso, la produzione su cui sarà riscontrata la presenza di OGM sarà utilizzata unicamente per la ricerca.