Pakistan: arrestati cinque studenti americani sospettati di terrorismo

Ci sarebbe l’ombra del terrorismo dietro il viaggio in Pakistan di cinque studenti americani arrestati nella provincia del Punjab. Secondo quanto riferito dall’ambasciata pachistana a Washington, i cinque ventenni provenivano tutti dal nord della Virginia. «È in corso un’indagine per appurare i motivi della loro visita in Pakistan», ha riferito un portavoce dell’ambasciata pachistana che ha aggiunto: «Si sta indagando su eventuali legami con gruppi estremisti».

L’Fbi ha fatto sapere di essere in contatto con le famiglie dei giovani e con le autorità pachistane che stanno indagando sulla vicenda, mentre il portavoce del dipartimento di Stato Usa, Ian Kelly, ha detto di attendere ulteriori informazioni sulle accuse che sono state rivolte nei confronti dei cinque americani.

Sul caso non si è voluto esprimere il segretario di Stato, Hillary Clinton, che ha tuttavia ribadito la propria preoccupazione rispetto ai gruppi terroristici attivi in Pakistan, in particolare al confine con l’Afghanistan.

Secondo fonti della polizia pakistana, i cinque avrebbero ammesso di essere entrati nel Paese asiatico per prendere parte alla Jihad.

I cinque arrestati sono tutti cittadini statunitensi, gli stessi ufficialmente considerati dispersi nell’area di Washington lo scorso mese. Le autorità statunitensi hanno riferito che uno di loro, uno studente, aveva lasciato un video d’addio in cui diceva che i musulmani dovevano essere difesi.

Il funzionario della polizia pakistana Tahir Gujjar ha rivelato che tre dei cinque americani sono di origine pakistana, uno ha parenti egiziani e l’altro yemeniti. Il capo della polizia regionale, Mian Javed Islam, ha dichiarato che hanno tra i 18 e i 20 anni e hanno trascorso gli ultimi giorni a Sarghoda, vicina a una base aerea 200 chilometri a sud di Islamabad.

Secondo altre fonti invece, tra i cinque stranieri arrestati – sospettati di preparare un’azione terroristica – ci sono uno svedese e un pachistano-americano, oltre a due yemeniti e un egiziano. Si trovavano nell’abitazione di un militante del partito fuorilegge Jaish-e-Mohammad nella città di Sargodha, situata nel Punjab, a 200 chilometri circa dalla capitale Islamabad.

Le cinque persone arrestate risiedevano in questa casa dal 30 novembre, secondo la polizia locale, che ha indicato disporre di informazioni che suggeriscono che potevano preparare un attentato. Il portavoce dell’ambasciata degli Stati Uniti in Pakistan, Richard Snelsire, ha indicato di aver sentito parlare di questi arresti ma di non aver ricevuto alcuna informazione su questa vicenda dalle autorità.

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lgermini