Pakistan. Nel Waziristan del Nord l’epicentro del terrorismo mondiale

Combattenti nel Waziristan del Nord

Terra desolata e montagnosa con aride valli e sentieri scoscesi , il Waziristan del Nord, sul confine pakistano con l’Afghanistan, è diventato un crocevia del terrorismo. Gli Stati Uniti premono da tempo sul Pakistan chiedendo un’offensiva prima della fine dell’anno, ma il governo di Islamabad non ha fretta.

Il capo degli stati maggiori riuniti statunitense ammiraglio Mike Mullen, ha definito il Waziristan del Nord ”l’epicentro del terrorismo” e il presidente Barack Obama ha dichiarato che meterlo sotto controllo è la chiave per vincere la guerra in Afghanistan.

Nella regione praticamente non esistono truppe afgane o della Nato. Nelle moschee, i mullah dicono ai fedeli che è loro dovere combattere contro la coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti sulle montagne dell’Afhanistan. Gli abitanti dei villaggi – riferisce l’Associated Press – aprono le porte delle loro case ed ospitano combattenti e votati al suicidio talebani diretti poi oltreconfine per affrontare i soldati della coalizione, o dirigersi verso l’interno del Pakistan per sferrare attacchi che hanno ulteriormente scosso il già debole governo di Islamabad alleato degli Stati Uniti.

Ma il Waziristan del Nord esporta terrorismo anche all’estero. Tra le migliaia di militanti nascosti nel territorio ci sono detentori di passaporti europei o statunitensi, che si sospetta siano in attesa di compiere attentati in Europa o nel Nord America.

L’arresto di un tedesco in Afghanistan quest’anno è servito a svelare un complotto per svariati attentati in Europa. E’ anche nel Waziristan del Nord che Faisal Shahzad si recò in treno per rifornirsi di armi ed esplosivi prima di cercare di far esplodere un’auto-bomba nell’affollatissima Times Square newyorchese lo scorso maggio.

Secondo le informazioni raccolte dai servizi afgani e occidenali, nel Waziristan del Nord ci sono circa 10 mila militanti stranieri. Sono in un calderone dove si trovano organizzazioni jihadiste armate, inclusi talibani afghani e pakistani, e membri di Al Qaeda.

Uno dei gruppi ribelli più pericolosi dell’Afghanistan, l’organizzazione di Jalaluddin Haqqani, ha il suo quartier generale nella regione, a Miran Shah, da trent’anni. Nel 2004 i servizi afgani e statunitensi credettero di aver scorto nel Waziristan del Nord il numero due di Al Qaeda, Ayman al-Zawahri, che sfuggì per poco all’attacco di un drone americano.

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lgermini