Papa in Gran Bretagna: i manifestanti minacciano di bloccare il corteo di Ratzinger

Papa Benedetto XVI

A poco più di un mese dallo storico viaggio di Benedetto XVI nel Regno Unito – il secondo di un Papa dopo quello di Giovanni Paolo II nel 1982 – crescono le preoccupazioni per possibili azioni di protesta contro la presenza del Pontefice.

Il gruppo ‘Protest the Pope’ – riporta oggi il Daily Telegraph nella sua edizione online – in un incontro pubblico ha addirittura minacciato che cercherà di impedire al corteo papale di raggiungere il luogo di uno degli eventi in programma a Londra.

Durante l’incontro, gli oppositori della visita, in calendario dal 16 al 19 settembre, hanno spiegato che il Pontefice percorrerà una stretta via suburbana, Waldegrave Road, per recarsi al campus del St Mary’s University College, a Twickenham, dove parlerà a 3.500 studenti sull’importanza dell’educazione cattolica.

Ed è stato molto applaudito l’intervento di un manifestante che ha sottolineato che, se quel percorso verrà fatto in auto, ”quella sarà un’ottima occasione per bloccare la strada”. ”Organizziamoci”, ha aggiunto tra gli applausi.

Il gruppo di protesta, supportato da laicisti e da sostenitori dei degli omosessuali, sta anche pianificando una marcia nel centro di Londra e una manifestazione vicino a Downing Street nel giorno – sabato 18 settembre – in cui il Papa terrà una veglia di preghiera con 80 mila pellegrini a Hyde Park.

Intanto, secondo quanto scrive sempre oggi The Independent sul problema dei costi, alla Chiesa cattolica locale mancano donazioni per oltre 2,6 milioni di sterline (3,2 milioni di euro) rispetto al budget previsto per la copertura della visita.

Ufficialmente la Chiesa ha bisogno di raccogliere in tutto 7 milioni di sterline (8,5 milioni di euro) per finanziare la parte ”pastorale” della vista, e cioè i tre grandi eventi pubblici previsti a Glasgow, Londra-Hyde Park e Birmingham (la messa di beatificazione del cardinale John Henry Newman), anche se fonti dell’organizzazione hanno riferito al quotidiano che il conto finale sarà vicino agli 8 milioni di sterline (9,8 milioni di euro).

Finora, però, la Chiesa di Inghilterra, Galles e Scozia ha raccolto solo 5,1 milioni di sterline (6,2 milioni di euro), in gran parte provenienti da ricchi donatori privati e da società. Molte discussioni, tra l’altro, ha suscitato nelle scorse settimane anche la decisione di istituire una tariffa di ingresso, comprendente comunque anche un ”kit del pellegrino”, per i tre eventi all’aperto, proprio al fine di contribuire agli alti costi previsti.

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Maria Elena Perrero