Mentre è massima allerta a Londra per l’arresto di cinque islamici, Papa Benedetto XVI non cambia il suo programma, incontra i leader di altre religioni e esorta alla ”collaborazione” e il ”dialogo fra religioni”.
Per Ratzinger il dialogo tra fedi diverse richiede ”il rispetto reciproco, la libertà di praticare la propria religione e di compiere atti di culto pubblico, come pure la libertà di seguire la propria coscienza senza soffrire ostracismo o persecuzione, anche dopo la conversione da una religione a un’altra”. Benedetto XVI si riferisce in particolare a ”situazioni in alcune parti del mondo”.
Le parole del Papa hanno toccato un tema molto caldo in tempi di scontri fra comunità religiose, persecuzioni, assalti alle chiese cristiane. ”Sin dal Concilio Vaticano II – ha detto il Papa ai rappresentanti delle altre fedi – la Chiesa cattolica ha posto speciale enfasi sull’importanza del dialogo e della collaborazione con i seguaci di altre religioni”.
”E perchè sia fruttuoso – ha aggiunto -, occorre reciprocità da parte di tutte le componenti in dialogo e da parte dei seguaci delle altre religioni”. Secondo Ratzinger, ”una volta che tale rispetto e attitudine aperta sono stabiliti, persone di tutte le religioni lavoreranno insieme in modo efficace per la pace e la mutua comprensione, offrendo percio’ una testimonianza convincente davanti al mondo”.
Entrando nell’Abbazia di Westminster, dove ha partecipato a una celebrazione ecumenica della liturgia dei Vespri, Benedetto XVI ha stretto la mano anche a una donna-prete della Chiesa anglicana, il reverendo Jane Hedges, canonica dell’Abbazia di Westminster.