Papa: laicità sana sta in società attenta a vita e famiglia

SAN MARINO – ''Una societa' attenta al vero bene della persona umana, alla sua dignita' e liberta', e capace di salvaguardare il diritto di ogni popolo a vivere nella pace'': ''sono questi i capisaldi della sana laicita', all'interno della quale devono agire le istituzioni civili, nel loro costante impegno a difesa del bene comune''. Con queste parole il Papa si e' rivolto questo pomeriggio ai Capitani Reggenti di San Marino, nel suo discorso al Palazzo Pubblico.
''La Chiesa – ha aggiunto -, rispettosa della legittima autonomia di cui il potere civile deve godere, collabora con esso al servizio dell'uomo, nella difesa dei suoi diritti fondamentali, di quelle istanze etiche che sono iscritte nella sua stessa natura. Per questo la Chiesa si impegna affinche' le legislazioni civili promuovano e tutelino sempre la vita umana, dal concepimento fino al suo spegnersi naturale. Inoltre, chiede per la famiglia il dovuto riconoscimento e sostegno fattivo''.
Nel suo intervento, Benedetto XVI e' tornato sulla famiglia e sui giovani, ribadendo come ''l'istituzione familiare venga messa in discussione, quasi nel tentativo di disconoscerne l'irrinunciabile valore. A subirne le conseguenze sono le fasce sociali piu' deboli, specialmente le giovani generazioni, piu' vulnerabili e percio' facilmente esposte al disorientamento, a situazioni di auto-emarginazione e alla schiavitu' delle dipendenze. Talvolta le realta' educative faticano a dare ai giovani risposte adeguate e, venendo meno il sostegno familiare, spesso essi si vedono precluso un normale inserimento nel tessuto sociale. Anche per questo – dice Benedetto XVI – e' importante riconoscere che la famiglia, cosi' come Dio l'ha costituita, e' il principale soggetto che puo' favorire una crescita armoniosa e far maturare persone libere e responsabili, formate ai valori profondi e perenni''.

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Lorenzo Briotti