Dietro l’Islanda, altri tre Paesi nordici: Finlandia, Norvegia e Svezia; quinta la Nuova Zelanda. Ma l’Italia è stata battura da Paesi come il Vietnam (al 71esimo posto), la Romania (al 70esimo) e anche da Cile (64esimo), Honduras (62esimo), Kazakhstan (47esimo) e Botswana (39simo). E se non sorprende la posizione di Yemen (ultimo al 134esimo posto), preceduto da Ciad e Pakistan, ben diverso è il caso di Paesi come il Lesotho (che si e’ collocato al decimo, dal 16esimo del 2008), Sri Lanka (16esimo, dal 12esimo), Mongolia (al 22esimo) o Uganda (al 40esimo).
A far crollare l’Italia contribuisce il pessimo risultato (al 96esimo posto) in “partecipazione e opportunità economica” determinato dalla “partecipazione alla forza lavoro” (88esimo posto) e dal rapporto di guadagno uomo/donna per identici lavori (al 116esimo posto). Inoltre le donne italiane guadagnano in media la metà degli uomini (19.168 dollari contro 38.878).
Buona invece la presenza di donne in Parlamento (al 48esimo posto), nella pubblica amministrazione (al 32esimo) e nel settore educativo (al 46esimo).