L’Ordinariato arcivescovile di Monaco di Baviera e di Frisinga avrebbe fatto pressioni sull’ex vicario generale Gerhard Gruber affinché si assumesse la responsabilità dello scandalo del padre pedofilo Peter Hullermann, cioé del caso che per la prima volta ha sfiorato anche papa Ratzinger.
Lo scrive il settimanale tedesco Der Spiegel in un articolo che verrà pubblicato lunedì. Come è noto, Hullermann è il prete che papa Ratzinger, quando era arcivescovo di Monaco e Frisinga, aveva accettato di far curare nella propria diocesi nel 1980.
Tuttavia, in seguito il religioso era stato anche impiegato in attività pastorali in una parrocchia, dove aveva commesso altri abusi sessuali su minori.
Per questo, lo scorso 12 marzo Gruber aveva ammesso che “il ripetuto impiego di H. (Hullermann, ndr) nella pastorale parrocchiale è stato un grave errore. Me ne assumo la piena responsabilità”. S
econdo lo Spiegel, però, questa ammissione di colpevolezza da parte di Gruber, che oggi ha 81 anni, sarebbe stata frutto di pressioni dello stesso Ordinariato. Persone molto vicine a Gruber, scrive il giornale, ritengono che l’ex vicario sia sotto “forti” pressioni per proteggere il papa da qualsiasi accusa relativa alla gestione del caso di padre Hullermann.
Il mese scorso, il New York Times aveva scritto che Ratzinger era al corrente del trasferimento in un’altra parrocchia di padre Hullermann. Un’affermazione, questa, che il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, aveva subito smentito. Gli amici di Gruber sono convinti che l’ex vicario venga utilizzato oggi come capro espiatorio, per togliere il papa dalla “linea del fuoco”.
In particolare, scrive lo Spiegel, Gruber ha raccontato ai suoi confidenti di essere stato “pregato” al telefono, in modo insistente, di assumersi la piena responsabilità del caso. In una lettera a queste persone a lui molto vicine, l’ex vicario scrive inoltre di avere ricevuto via fax dall’Ordinariato una dichiarazione già pronta con la posizione che avrebbe dovuto tenere sulla vicenda.
L’Ordinariato avrebbe assicurato a Gruber che poteva modificare quel testo, ma in realtà poi questo non è avvenuto. Nella dichiarazione, Gruber sosteneva di aver “agito in modo arbitrario” nel caso di padre Hullermann. Un’espressione, questa, che però Gruber ora contesterebbe. L’ex vicario, infatti, secondo quanto riferiscono i suoi amici citati dallo Spiegel, avrebbe negato l'”arbitrarietà” del suo operato.