WASHINGTON, 8 GIU – Un senatore che e' sopravvissuto al test dello staff di Mitt Romney per diventare vicepresidente definisce l'esame a cui e' stato sottoposto come ''una colonoscopia senza anestesia''. Una metafora decisamente cruda, ma senza dubbio efficace. E' la battuta citata da un pezzo sul sito della Cnn, che conferma come il candidato republicano alla Casa Bianca stia intensificando la sua ricerca affannosa di un numero due.
Si tratta di assicurarsi la collaborazione di una persona assolutamente limpida, non solo senza scheletri nell'armadio, ma senza nemmeno nessuna piccola macchia, o mancanza o stupidaggine compiuta nel corso della sua vita passata. Si indaga sugli anni universitari, sul lavoro, ma anche sulle amicizie, la famiglia, ma anche le parentele piu'remote, insomma su tutto quanto possa solo lontanamente danneggiare indirettamente la campagna elettorale del loro potenziale capo.
Un esame talmente intimo e dettagliato, che secondo alcuni e' ancora piu' severo di quello a cui piu' o meno vengono sottoposti i candidati presidenti dai rispettivi partiti, al momento di partire per le primarie. Mitt Romney stesso c'e' passato da questo incubo, in prima persona, quando venne scrutinato per diventare il vice di John McCain, 4 anni fa.