Se l’assenteismo è da combattere, il “presenteismo” a tutti i costi, non è una virtù, almeno in campo medico. L’eccessiva presenza dei medici che, pur malati, lavorano fa infatti male ai pazienti. Lo dimostra uno studio pubblicato su The Journal of General Internal Medicine secondo cui quando i dottori fanno gli eroi e vanno a lavoro anche se malati in realtà stanno facendo del male ai propri pazienti.
Secondo quanto riferito da Eric Widera dell’università di San Francisco precedenti lavori hanno mostrato che qualcosa come l’80% dei medici continua ad andare a lavoro anche se ha un malanno per il quale prescriverebbe alcuni giorni di malattia ai propri assistiti.
Gli esperti hanno studiato il caso di un’infermiera malata che continua ad andare a lavoro piuttosto che prendersi qualche giorno di malattia. All’inizio l’infermiera zelante ha attaccato il suo male, un virus intestinale, a un altro membro dello staff ospedaliero e a tre pazienti, ma dopo due settimane il suo malore è passato ad altri 22 operatori sanitari e a 30 pazienti. L’eccessivo ‘presenteismo’, concludono gli esperti, viene meno a uno dei principi cardine dell’attivita’ medica: ‘primum non nocere’, prima di tutto non far male al tuo paziente.