Torino – "Non siamo rottamatori come qualcuno ci definisce ma costruttori. Siamo tifosi del Pd anche se la squadra perde, ma dopo 20 anni che perde vorremmo farla vincere, è ora di cambiare giocatori e tecnica di gioco. E' ora di dire che con questo centrosinistra non vinciamo". E' l'appello finale agli elettori lanciato oggi da Davide Gariglio (Pd) alla conferenza stampa di chiusura della sua campagna per le primarie del centrosinistra a Torino di domenica. "A non ascoltare – ha ribadito il consigliere regionale Pd, 43 anni – la gente dei mercati si rischia grosso e lo ha dimostrato l'esperienza di Mercedes Bresso (che ha perso contro Roberto Cota le scorse elezioni regionali, ndr). Il voto a me domenica – ha concluso – sarà un segnale netto che esprime la volontà di innovare la classe dirigente della città e il modo di fare politica". Non sono mancati, all'ultimo appuntamento con la stampa prima del voto di Gariglio, le ultime stoccate all'avversario Piero Fassino. "Lui – ha detto – ieri sera ha sostenuto che è poco cristiano festeggiare la fine della campagna elettorale quando la gente muore in Libia ma intanto mentre io facevo la festa al Palaisozaki (con Simone Cristicchi, ndr) lui era ai Murazzi (zona di locali nottruni di Torino, ndr) e non per fare il rosario". Sul video di Nanni Moretti del 2002 fatto proiettare ieri sera al Palaisozaki da Gariglio, in cui il regista pronuncia la frase diventata cult "con questi dirigenti non vinceremo mai", proiezione pubblica da cui lo stesso attore ha preso le distanze scrivendo ieri "Non sono a conoscenza di questa iniziativa" al giornale Cronaca qui che il aveva titolato "Gariglio arruola Moretti", il competitor di Fassino prende le distanze. "Mi spiace – ha spiegato – non volevamo arruolare Moretti nè siamo responsabili dei titoli che fanno sui giornali". E poi lancia una frecciata anche a Moretti. "Non riconosciamo – aggiunge – a nessuno il diritto di dirci cosa fare o no, cosa fare o vedere o no nelle nostre iniziative. Quel video per me è ancora attuale. Con questi dirigenti non vinceremo mai".