Il 30 dicembre, cioè un giorno dopo, a Vladivostok, nell’estremo oriente russo, era tutto fermo. L’industria auto al centro di una scommessa tra il premier russo e il suo omologo italiano non funziona ancora a gennaio 2010 e sorge lecito un dubbio sui perché quell’impianto non sia mai entrato in funzione.
Ad ottobre Berlusconi aveva sfidato Putin, asserendo che la Sollers non sarebbe stata pronta per la fine dell’anno: aveva così promesso di comprare una macchina se Mosca fosse riuscita a smentirlo.
Il giorno dell’inaugurazione “l’amico Vladimir” aveva collaudato personalmente la Patriot, ma il corrispondente da Vladivostok di Radio Liberty, Andrej Volkov, aveva sospettato che quella vettura non fosse la prima sfornata a Vladivostok insinuando che fosse semplicemente l’ennesimo prodotto assemblato in un’altra fabbrica.