Riconoscimento Palestina all'Onu: frizioni Anp-Usa

TEL AVIV – L'Autorita' nazionale palestinese (Anp) e' determinata a rivolgersi a fine mese alle Nazioni Unite per chiedere la piena adesione dello Stato di Palestina, malgrado la vibrante opposizione di Israele e degli Stati Uniti. Questa la posizione reiterata oggi a Ramallah dal presidente Abu Mazen (Mahmud Abbas) a due emissari statunitensi – l'emissario del Dipartimento di Stato, David Hale, e l'ex ambasciatore, Dennis Ross – che tentavano di dissuaderlo in extermis. Ieri lo stesso tentativo di persuasione era stato compiuto anche dell'emissario del Quartetto, Tony Blair.

''Il divario fra le posizioni palestinesi e quelle americane resta inalterato anche dopo l'incontro con Hale e Ross'', ha detto Nabil Abu Rudeina, un consigliere politico di Abu Mazen. ''E' nostro diritto chiedere la piena adesione all'Onu, e lo faremo'' ha aggiunto.

In precedenza, in una intervista alla emittente Voce della Palestina, il segretario generale dell'Olp, Yasser Abed Rabbo, aveva manifestato insofferenza verso le continue pressioni volte a costringere l'Anp a demordere dalla sua ''iniziativa all' Onu''. ''Sembrerebbe che questo sia rimasto l'unico argomento sul tavolo'', e' sbottato Abed Rabbo, per poi chiedersi come mai l'attenzione internazionale abbia in apparenza perso di vista le attivita' israeliane in Cisgiordania, gli insediamenti, l'urgenza dello Stato palestinese.

Nei giorni scorsi, nel tentativo di tranquillizzare l'opinione pubblica in Israele, Abu Mazen ha ricevuto una delegazione di intellettuali israeliani, ai quali ha confermato di aver incontrato in segreto sia il capo di stato israeliano, Shimon Peres, sia il ministro della difesa, Ehud Barak. La sua volonta' di tenere in vita il dialogo con Israele, ha insistito, e' fuori questione. Al ritorno dall'Onu, ha aggiunto, sara' pronto a rilanciare trattative di pace. ''Questa e' la nostra opzione numero uno, numero due e numero tre'', ha insistito.

Cio' nonostante lo scetticismo e' forte sia in Israele, sia negli Stati Uniti: in particolare nel Congresso, che minaccia sanzioni economiche all'Anp se andra' contro i desideri del presidente, Barack Obama. Negli ultimi tempi l'economia dell'Anp annaspa. Non solo i Paesi occidentali sembrano meno prodighi che in passato nell'elargire aiuti, ma anche gli Stati arabi, secondo la stampa dei Territori. Gli stipendi dei dipendenti pubblici sono versati in ritardo, a volte decurtati in parte. Alla fine del mese, quando l'Anp chiedera' all'Onu l'adesione dello Stato di Palestina, nei Territori dovrebbero essere organizzate manifestazioni popolari di giubilo. In Israele c'e' il timore che convergeranno verso insediamenti ebraici, i cui abitanti sono stati gia' istruiti a far fronte a situazioni di emergenza. Anche sparando, se necessario.

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luiss_smorgana