Ruanda. Sarkozy ammette errori della Francia nel 1994, ma non si scusa

La Francia ha commesso importanti errori di giudizio sul genocidio del 1994 in Ruanda e vuole assicurare alla giustizia tutti i responsabili del massacro. Lo ha detto oggi, 25 febbraio,  il presidente francese Nicolas Sarkozy in visita a Kigali.

Sarkozy ha visto il suo omologo Paul Kagame nel paese dell’Africa centrale per cementare ulteriormente le relazioni diplomatiche, già migliorate dopo anni di acrimonia, recriminazioni e stalli diplomatici sugli eventi che hanno caratterizzato il genocidio.

Il presidente francese si è quasi scusato ufficialmente per il ruolo del suo paese durante lo sterminio di 800.000 Tutsi e Hutu in meno di 100 giorni. «Sono stati commessi importanti errori di giudizio, abbiamo dimostrato una sorta di cecità quando non abbiamo previsto le dimensioni del genocidio del governo», ha detto Sarkozy durante una conferenza stampa congiunta con Kagame.

I due paesi ruppero le relazioni diplomatiche nel 2006, dopo che un giudice di Parigi accusò Kagame e nove consiglieri di aver abbattuto l’aereo dove viaggiava l’ex presidente Juvenal Habyarimana nel 1994.

Il paese dell’Africa centrale respinse tutte le accuse, anzi accusò l’amministrazione dell’ex presidente Francois Mitterand di aver addestrato ed armato le milizie Hutu responsabili dell’attentato.

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