Prosegue l’avvicinamento di Kiev a Mosca, nonostante le proteste dell’opposizione ucraina. A due giorni dalla ratifica da parte della Rada, il parlamento ucraino, tra le urla e i lanci di uova e fumogeni, il presidente russo Dmitri Medvedev ha promulgato la legge che proroga di altri 25 anni la permanenza della flotta russa del Mar Nero nella base di Sebastopoli, in Crimea, enclave russa in territorio ucraino.
Il contratto precedente, stretto nel 1997, assicurava la base ai russi fino al 2017 per 97,75 milioni di dollari all’anno.
Con il riavvicinamento tra Mosca e Kiev, seguito anche all’elezione del filorusso Viktor Yanukovich a presidente ucraino, la stipula del contratto che concede ai russi di restare in Crimea fino al 2042, con la possibilità di prolungare ancora di altri cinque anni. In cambio i russi hanno concesso all’Ucraina sconti sulle forniture di gas che nell’arco di dieci anni ammontano circa a 40 miliardi di dollari.