MOSCA – Ha 46 anni, è miliardario e da oggi Mikhail Prokorov è alla guida del partito russo di destra 'Causa Giusta', una formazione che si è già schierata a favore della rielezione del presidente Dmitri Medvedev alle elezioni del 2012.
Prokorov, terzo nella lista degli uomini più ricchi della Russia secondo la rivista Forbes, con una fortuna valutata in 18 miliardi di dollari, è noto per essere il patron della squadra di basket del New Jersey Nets, ed è il primo uomo d'affari a lanciarsi in politica dopo il fiasco del magnate del petrolio, Mikhail Khodorkovsky, rovinato finanziariamente e incarcerato dopo essersi schierato contro l'allora presidente Vladimir Putin.
Prokorov si è impegnato a portare 'Causa Giusta' alla conquista del secondo posto nel panorama politico russo e nel discorso di accettazione durante il Congresso del partito, (trasmesso in diretta dalla tv pubblica) ha criticato il governo di un partito solo, 'Russia Unita', del premier Putin, sottolineando che la sua formazione, nata due anni fa e non rappresentata in Parlamento, non si candida all'opposizione.
''Dobbiamo agire come un partito al potere responsabile'', ha detto Prokorov. ''Dobbiamo entrare in Parlamento, in un futuro vicino, come partito numero 2 ed eventualmente numero 1'', ha aggiunto. ''Abbiamo un sistema multipartitico in Russia? Certamente no. Occorre che in Russia ci siano almeno due partiti al potere. Il monopolio politico è il nostro principale avversario. Lo si impara anche dai libri di testo: il monopolio è il nemico di ogni sviluppo''.
'Causa giusta' si presenta come un partito ''pro-riforma'', ma non intende schierarsi all'opposizione, ha detto Prokorov. 'Russia Unita' di Putin detiene 315 dei 450 seggi della Duma, la camera bassa del Parlamento; 'Causa Giusta' si è formata due anni fa e non ha seggi.
A capo della società di investimenti Onexim, i cui interessi spaziano dalle miniere alle nuove tecnologie, passando per i media e le banche, Prokorov ha guadagnato una fortuna vendendo un terzo delle sue azioni nell'azienda mineraria Norilsk Nickel poco prima della crisi finanziaria del 2008. Possiede anche una quota pari al 17 per cento del più grande produttore mondiale di alluminio Rusal e una quota del 30 per cento della principale azienda mineraria russa, Polyus Gold.