MOSCA – Il presidente russo Dmitri Medvedev ha presentato oggi alla Duma, il ramo basso del parlamento, un progetto di legge per ripristinare le elezioni dirette dei governatori, abolite nel 2004 dall'allora leader del Cremlino Vladimir Putin dopo la presa degli ostaggi nella scuola di Beslan.
Il progetto prevede che i partiti possano presentare i propri candidati previe consultazioni con il presidente mentre i candidati indipendenti dovranno raccogliere un numero di firme che sara' fissato dalle varie legislazioni regionali.
Il progetto di legge prevede che il presidente possa dimissionare il governatore se perde la sua fiducia per fatti di corruzione o per non aver risolto conflitti di interessi.
I governatori potranno essere rimossi anche su iniziativa della popolazione locale tramite referendum in caso di violazione della legislazione oppure di mancato adempimento delle proprie funzioni – provate in sede giudiziaria – ma non prima di un anno.
Il mandato del governatore non potra' essere superiore a cinque anni ma il numero di mandati sara' illimitato. Il Cremlino spera che il provvedimento possa essere approvato gia' il prossimo maggio, mese in cui e' previsto l'insediamento del nuovo presidente.
Anche il premier Vladimir Putin aveva aperto al ritorno dell'elezione diretta dei governatori ma con un non meglio precisato filtro del Cremlino. Il 23 dicembre Medvedev aveva sottoposto alla Duma altri due progetti di legge per facilitare le regole della registrazione dei partiti politici e dei candidati presidenziali.
Con questa ulteriore mossa, il Cremlino sembra voler venire incontro alle richieste dei manifestanti di piazza, che avevano chiesto riforme politiche. La prossima protesta e' prevista il 4 febbraio.