Russia, è morto l’agente segreto “Amir”: sventò l’attentato a Stalin

MOSCA- E' morto a Mosca all'eta' di 87 anni Gevork Vartanian, leggendario agente segreto sovietico noto in particolare per aver sventato, a soli 19 anni, il progetto di attentato nazista contro i ''tre Grandi'' della seconda Guerra Mondiale, Stalin, Churchill e Roosevelt, durante la conferenza di Teheran del '43. Lo ha reso noto sul suo sito l'Svr, il servizio di spionaggio all'estero.

Nato nel 1924 a Rostov sul Don, nel sud della Russia, Vartanian era ''figlio d'arte'': anche suo padre, di origine armena, era infatti un agente segreto sovietico, operante in Iran con la copertura di un'attivita' commerciale. Qui crebbe anche Gevork, legando ''il suo destino al servizio segreto sovietico'' dall'eta' di 16 anni, secondo lo stesso Svr.

Nel 1940 dirigeva un gruppo speciale che aveva come obiettivo quello di smascherare gli agenti nazisti in Iran. Ne scopri' 400, compresi quelli che erano sbarcati a Teheran per eliminare Stalin, Churchill e Roosevelt in occasione della conferenza segreta organizzata per discutere degli sviluppi del conflitto e del dopoguerra.

L'attentato era stato pianificato dall'agente segreto tedesco Ernst Kaltenbrunner e vagliato dallo stesso Adolf Hitler, dopo che lo stato maggiore tedesco era riuscito ad impossessarsi dei dati chiave della Conferenza violando un codice della Us Navy.

Ma l'unita' di agenti creata da Vartanian anticipo' ogni mossa tedesca, grazie alle rivelazioni raccolte da un infiltrato: localizzo' il luogo dell'atterraggio con paracadute di sei operatori radio nazisti, nei pressi di Qum, 60 km da Teheran e li segui' fino alla capitale, dove la rete di spionaggio tedesca aveva fornito loro una villa composta di tutte le attrezzature necessarie.

Con l'aiuto di forze britanniche, il gruppo di Vartanian si occupo' della perlustrazione di interi quartieri di Teheran finche' non fu rintracciato il nascondiglio degli attentatori, messi poi sotto controllo. Tuttavia, sul punto di effettuare l'attacco, un operatore tedesco si accorse che le linee radio usate per comunicare con Berlino erano sotto controllo e, inviando un messaggio criptato alla base, l'operazione fu annullata.

Nel 1943 Vartanian, in codice 'Amir', non esito' a gabbare anche gli alleati britannici, riuscendo a seguire un corso di formazione dei servizi segreti di sua Maesta' a Teheran per gli agenti che in seguito sarebbero stati inviati in Urss, quasi tutti poi arrestati.

Nel 1951 fu rimpatriato e successivamente mandato sempre come spia in vari Paesi per circa 30 anni, lavorando in coppia con la moglie, Goar, anche lei un agente segreto sovietico. Insignito segretamente nel 1984 del titolo di eroe dell'Urss (la notizia gli fu trasmessa con un telegramma cifrato), torno' a Mosca nel 1996 e resto' in servizio sino al 1992. Molte delle sue operazioni sono ancora top secret.

Nel 2010 difese Anna Chapman, la piu' nota della decina di spie russe scoperte negli Usa in quell'anno: la colpa, disse, e' solo di un traditore che, come tutti i traditori, finira' male. Anche il Cremlino ha reso omaggio a Vartanian: il presidente Dmitri Medvedev, in un messaggio di condoglianze, lo ha definito un agente segreto leggendario, un vero patriota per il suo Paese, una personalita' brillante e non ordinaria''.

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Maria Elena Perrero