Il Cremlino e il governo russo si sarebbero già messi d’accordo per silurare entro sette giorni il potente sindaco di Mosca Iuri Luzhkov, caduto in disgrazia per opera del presidente Dmitri Medvedev, ma vorrebbero delle dimissioni volontarie per evitare scandali. Lo afferma l’autorevole quotidiano ‘Vedomosti’, citando alti ma anonimi esponenti della presidenza e del governo.
Luzhkov ha preso le ferie la scorsa settimana per andare in Austria dalla ricca moglie Elena Baturina, e festeggiare con lei il suo settantaquattresimo compleanno, che cade oggi. Ma prima di lasciare la Russia ha avuto colloqui con le autorità governative che, secondo ‘Vedomosti’, gli avrebbero suggerito di prendere la giusta decisione in favore dell’esonero e risparmiare allo Stato la necessità di ricorrere ad accuse e condanne.
I dirigenti avrebbero anche fatto capire che la rinuncia alla guida del Comune potrebbe portare a qualche carica, di prestigio ma non invasiva per la politica. Fino a pochi giorni fa il sindaco più longevo – con i suoi 18 anni di carica – della capitale russa, aveva ribadito aspramente alle tante accuse contro di lui presentate dalle televisioni per accontentare l’ira di Medvedev.
Da qualche giorno, però, è solo la moglie Elena a levarsi contro il Cremlino, mentre Luzhkov è rimasto in silenzio: secondo molti giornali, starebbe meditando con gran serietà il da farsi.
Mentre il sindaco in disgrazia studia la questione, alcuni quotidiani come ‘Tvoi Den’ si divertono a raccontare ogni giorno qualche particolare compromettente o curioso. Oggi il giornale ha pubblicato una foto del sindaco che porta un orologio Patek-Philippe di serie limitata, uno ‘Sky Moon’ da 400.000 dollari: niente di particolare, peraltro, per un potente che ha fatto della moglie la donna più ricca della Russia e una delle quattro signore più facoltose al mondo.
Dopo i quotidiani, anche gli astrologi russi scommettono sulle dimissioni, se non sul siluramento, di Luzhkov: per il noto chiaroveggente Pavel Globa, accetterà la sconfitta entro due settimane, e al suo posto arriverà un sindaco praticamente sconosciuto che diventerà comunque il più forte, realizzerà cambiamenti radicali per la vita di Mosca, e fra 10 anni si candiderà alla guida dell’intera Federazione russa.