BEIRUT, 7 GEN – I detenuti politici del carcere di Adra, nei pressi di Damasco, noto per ospitare migliaia di dissidenti e oppositori politici, hanno annunciato l'inizio dello sciopero della fame, dopo che gli osservatori arabi, recatisi in visita giovedì scorso ad Adra, hanno incontrato solo prigionieri comuni.
Lo riferisce stamani il quotidiano panarabo Asharq al Awsat, che cita alcuni detenuti di Adra, raggiunti telefonicamente "grazie a cellulari introdotti clandestinamente nelle celle corrompendo alcune guardie carcerarie".
I detenuti politici di Adra, circa 6.000 dei 7.000 presenti in tutto il carcere, protestano perché le autorità siriane hanno fatto incontrare i delegati della Lega Araba, operativi in Siria dal 26 dicembre scorso, con detenuti comuni e non con i prigionieri del "braccio politico".
Giovedì scorso, attivisti per i diritti umani in Siria avevano denunciato il fatto che la direzione del carcere di Adra aveva condotto gli osservatori in un'ala del penitenziario ribattezzata per l'occasione "braccio politico", ma che non era quella dove sono rinchiusi dissidenti, oppositori e civili arrestati nel corso della repressione in corso da dieci mesi.