Siria, l’Ue verso le sanzioni politiche ed economiche

BRUXELLES – Sanzioni politiche ed economiche da decidere sotto l’egida dell’Onu, così come avvenuto per Tripoli. L’Unione europea si appresta a proporle anche per Damasco, accusata di reprimere nel sangue la protesta dei siriani che chiedono la fine del regime di Assad.

Determinante sarà la riunione del Comitato politico di sicurezza della Ue (Cops) che si svolgerà il 29 aprile a Bruxelles. Sul tavolo – come ha ribadito l’entourage dell’Alto rappresentante per la politica estera della Ue, Catherine Ashton – tutte le opzioni. Si va dalla sospensione sia degli aiuti concessi alla Siria nell’ambito della politica di cooperazione e di vicinato, sia dei prestiti erogati dalla Banca europea degli investimenti: in tutto oltre 200 milioni di euro l’anno.

Ma gli ambasciatori dei 27 Stati membri della Ue valuteranno anche l’eventuale congelamento dei beni posseduti in Europa da Assad o da uomini e istituzioni del regime di Damasco, sopratutto quelli detenuti in fondi di investimento.

Sul tavolo ci sono poi altre ipotesi: un embargo sulla vendita di armi e il divieto di rilasciare visti ai responsabili della repressione in Siria, fino al ritiro ufficiale dell’offerta europea a Damasco di siglare un accordo di associazione.

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Maria Elena Perrero