Sri Lanka: ex capo dell’esercito, ora detenuto, perde il seggio in Parlamento

L’ex comandante dell’esercito dello Sri Lanka, Sarath Fonseka, trasformatosi nel capo dell’opposizione al presidente Mahinda Rajapaksa, ha perso giovedì il seggio in Parlamento conquistato nelle ultime elezioni dopo essere stato condannato ad una pena detentiva per corruzione. Lo riferiscono i media a Colombo.

Ma l’Alleanza nazionale democratica (Dna), guidata dallo stesso Fonseka, ha annunciato un ricorso contro la decisione del segretario generale del Parlamento sostenendo che essa è stata presa in base ad una interpretazione non corretta dell’articolo 66 della Costituzione. Secondo i legali della Dna, infatti, tale articolo stabilisce che un parlamentare perda il suo seggio dopo una condanna da parte di un tribunale civile, mentre Fonseka è stato giudicato da un tribunale militare.

Dopo aver guidato nel 2009 l’esercito nella vittoriosa campagna contro l’Esercito di liberazione delle Tigri Tamil (Ltte), il generale Fonseka ha abbandonato la divisa per sfidare senza successo nelle elezioni il presidente Rajapaksa. Successivamente l’ex alto ufficiale è stato processato da due tribunali militari e condannato a tre anni di carcere, ridotti poi a 30 mesi.

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Alessandro Avico