BANGKOK – A due settimane da elezioni che potrebbero ridisegnare gli equilibri politici in Thailandia, le 'camicie rosse' fedeli all'ex premier Thaksin Shinawatra hanno istituito oltre 300 ''villaggi rossi'' nelle campagne del nord-est del Paese, con un fenomeno che – confermando il radicamento sul territorio dell'opposizione – le autorita' minacciano di dichiarare illegale.
Nel mese di giugno, sull'onda dell'entusiasmo per la candidatura di Yingluck Shinawatra (sorella di Thaksin) a primo ministro per il partito Puea Thai, il ''Fronte unito per la democrazia contro la dittatura'' (Udd, le 'camicie rosse' di cui il Puea Thai costituisce l'espressione in Parlamento) ha definito ''rossi'' circa 320 villaggi, dato lo schiacciante orientamento pro-Thaksin tra le classi rurali del popoloso nord-est.
La mossa e' puramente simbolica, dato che non comporta l'istituzione di un'amministrazione parallela. Ma l'establishment monarchico-militare sembra temere la 'passione politica' nelle province e le continue rivendicazioni di giustizia – a un anno di distanza – per i 91 morti e 1.800 feriti causati dalla repressione militare delle proteste delle camicie rosse a Bangkok. I vertici delle forze armate e alcuni amministratori locali hanno espresso la loro preoccupazione, in alcuni casi annunciando un giro di vite che pero' non si e' ancora concretizzato.
Mentre i sondaggi indicano un crescente distacco tra il Puea Thai e i Democratici del premier Abhisit Vejjajiva, una vittoria del partito fedele a Thaksin nelle elezioni del 3 luglio appare sempre piu' probabile, con alcune proiezioni che assegnano al Puea Thai la maggioranza assoluta dei seggi. Tale prospettiva contribuisce ad alimentare le voci su un possibile intervento da parte delle influenti forze armate, che nel 2006 deposero Thaksin con un colpo di stato. Da allora in autoesilio e nel frattempo condannato in contumacia per corruzione, il miliardario ex premier ha promesso ai suoi sostenitori un ritorno in patria entro fine anno, anche grazie a un piano di amnistia in caso di Puea Thai al governo.