Ras Adjir (Tunisia) – Sono scoppiati litigi nella città tunisina Ras Adjir, al confine con la Libia, quando militari tunisini e gruppi umanitari hanno tentato di controllare il caos creato da migliaia di lavoratori che hanno lasciato il territorio libico. Carichi di materassini gonfiabili, coperte, borse strapiene e valigie a ruote, gli operai si sono fatti strada uno dopo l'altro posizionandosi in lunghe code in attesa di essere registrati. Almeno 10mila lavoratori, la maggior parte egiziani ma anche cinesi, tailandesi, marocchini, turchi e provenienti da altri Stati si sono ammassati nella città tunisina di confine Ras Adjir dove l'esercito ha montato tende per ospitarli. "Abbiamo dormito al freddo, sull'asfalto", ha detto l'egiziano Mustafa Shaheen arrivato nelle prime ore di sabato dalla città libica di Zuara. La pazienza dei lavoratori egiziani è diminuita quando hanno visto operai di altre nazionalità andarsene su traghetti o autobus inviati dai loro governi. Tra questi c'erano circa 1.000 lavoratori cinesi del settore ferroviario che indossavano ancora le divise blu e che sono saliti su un autobus cinese. "Ogni giorno – ha detto un altro operaio egiziano, Khalaf Ahmed – il nostro governo dice che ci sta mandando una nave per venirci a prendere, lo ripetono da quattro giorni".