La Tunisia: “No alla polizia italiana sulle nostre coste”

TUNISI- La Tunisia respinge ”qualunque ingerenza nei suoi affari interni”, rifiutando quindi la proposta italiana di dispiegare forze di polizia per contenere il flusso di immigrazione clandestina verso l’Europa. Gli sbarchi a Lampedusa continuano e, secondo gli ultimi dati, sono ormai 2150 gli extracomunitari arrivati sulle coste dell’isola siciliana.

Un responsabile del ministero degli Esteri ha spiegato all’agenzia Tap che la Tunisia respinge categoricamente ”qualunque ingerenza nei suoi affari interni” ma è ”pronta a cooperare” con gli altri paesi per limitare l’esodo di suoi cittadini verso l’Europa. Riguardo alla ipotesi del governo italiano di dislocare forze di polizia nel paese per cercare di fermare quello che il ministro dell’Interno Maroni ha definito un ”esodo biblico”, il responsabile ha detto: ”Tanto la Tunisia è fortemente interessata a preservare le relazioni di amicizia e cooperazione stabilite con l’Italia e a continuare a svilupparle, tanto esprime il suo stupore per tale decisione”.

Nella notte il portavoce dell’esecutivo di Tunisi aveva definito ”inaccettabile” l’uso della polizia italiana sul territorio tunisino. Il responsabile del ministero degli Esteri ha ancora spiegato che ”la Tunisia ribadisce la sua disponibilità a cooperare con i paesi fratelli per identificare soluzioni al fenomeno dell’emigrazione clandestina….la Tunisia aspira a esaminare questa questione in completa trasparenza con i responsabili italiani durante i contatti nel corso dei prossimi giorni”. Il ministro degli Esteri Franco Frattini si reca oggi a Tunisi per una visita fuori programma a margine del suo viaggio in Siria e Giordania.

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