Ucraina. Fuga da Kiev, la Farnesina richiama gli italiani. Venti di guerra sull’Ucraina nel giorno in cui Stati Uniti e Russia intensificano le accuse reciproche di escalation e molti Paesi europei, Italia compresa, seguono gli americani invitando i propri connazionali a partire (gli italiani presenti nel Paese sono circa 2.000). Gli Stati Uniti hanno inoltre ritirato la quasi totalità dei loro soldati rimanenti in Ucraina.
Un sottomarino classe Virginia della Marina Usa – intanto – è stato intercettato dalle forze di Mosca nelle acque territoriali russe nel Pacifico. Lo riporta la Tass che cita il ministero della Difesa di Mosca.
Si è risolto in un nulla di fatto il tanto atteso colloquio telefonico tra il segretario di Stato Usa Antony Blinken e il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, mentre il governo ucraino invita i suoi cittadini a mantenere la calma.
Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha avuto un colloquio telefonico di un’ora e 40 minuti oggi con l’omologo russo Vladimir Putin nel tentativo di far calare la tensione nella crisi russo-ucraina. Un “dialogo sincero” – ha detto Macron a Putin – non è compatibile “con un’escalation”.
La giornata s’era fatta nerissima con l’acuirsi del livello di scontro nel dialogo fra super potenze. Prima l’annuncio del segretario di Stato americano Blinken secondo cui un attacco all’Ucraina era imminente, fonti Cia stabilivano perfino una data, mercoledì prossimo, 16 febbraio.
La diplomazia russa ha attaccato a testa bassa qualificando come propaganda russa e provocazioni tese a fomentare il panico le dichiarazioni americane. La situazione, da un punto di vista psicologico, è precipitata con gli annunci del ritiro del personale diplomatico da Kiev, gli inviti ai connazionali dei rispettivi paesi a lasciare il territorio ucraino.
Il presidente ucraino Zelensky, nel tentativo di rassicurare la popolazione e spegnere la tensione, non può che chiedere a gran voce agli Usa di non far circolare certe notizie su attacchi imminenti e guerra all’orizzonte.
E’ opinione corrente negli ambienti vicini alla Casa Bianca che la rivelazione del piano degli attacchi sia servito a scongiurare effetti sorpresa e costringere Putin a rivederli. Gli ucraini temono invece che così si forzi l’autocrate russo a credere al suo stesso bluff, obbligandolo a giocare la carta dell’invasione per non perdere la faccia.