MOSCA, 18 NOV โ Primo passo formale al Cremlino per la rinascita di una ''Urss light'': con una firma per certi versi storica, i presidenti di Russia, Bielorussia e Kazakhstan hanno siglato un pacchetto di documenti che segna la fase di avvio dell'Unione Euroasiatica, un progetto lanciato recentemente dal premier Vladimir Putin per creare una nuova comunita' economica nell'ex spazio sovietico, da affiancare โ e interporre โ tra Cina e Ue.
Il modello e' quello dell'Unione europea, con una commissione sovranazionale e una moneta unica. L'orizzonte temporale e' il 2015, come ha ribadito oggi il leader del Cremlino Dmitri Medvedev, che ha tenuto a battesimo l'iniziativa insieme al presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko e a quello kazako Nursultan Nazarbaiev. ''Oggi abbiamo fatto un passo molto importante verso la creazione di una Unione economica euroasiatica, questo sara' indubbiamente decisivo per l'avvenire del nostro Paese'', ha osservato Medvedev.
I tre leader hanno firmato una dichiarazione sull'integrazione economica euroasiatica e un trattato sulla Commissione economica euroasiatica. La dichiarazione scandisce le varie tappe previste, con il passaggio dell'attuale Unione doganale tra Mosca, Minsk e Astana, a partire dal prossimo gennaio, ad uno spazio economico comune basato sulle regole del Wto e aperto a nuovi Paesi: in pista di lancio e' gia' pronto il Kirghizistan, che verrebbe cosi' sottratto all'influenza cinese.
All'appello manca pero' un pezzo grosso: l'Ucraina. L'Unione economica euroasiatica รจ indicata come l'obiettivo finale. Con una sede a Mosca per i primi quattro anni, la Commissione pilotera' i processi di integrazione e sara' un organo sovranazionale composto da un Consiglio (formato da un vicepremier di ciascuno Stato membro) e da un collegio (con tre rappresentanti a testa). A guidarla sara' il ministro russo del Commercio e dell'Industria Viktor Khristenko. La futura unione economica ''non si trovera' di fronte agli attuali problemi della Ue perche' tutti gli Stati partecipanti avranno posizioni economiche quasi simili'', ha assicurato Medvedev.
Quello di Putin sembra un progetto di politica estera destinato a caratterizzare la sua prossima, scontata presidenza. L'idea, ha spiegato all'inizio di ottobre, ''non e' quella di ricreare l'Urss in una forma o nell'altra'' ma di creare un grande spazio economico comune con le ex repubbliche sovietiche per dare vita poi insieme alla Ue ad un unico mercato ''dall'Atlantico al Pacifico'', ''da Lisbona a Vladivostok'', ''condividendo gli stessi valori di liberta', democrazia e leggi di mercato''. Un nuovo ''brick'', a suo avviso, per aumentare la stabilita' mondiale.