NEW YORK, 2 MAR – A pochi giorni dal Supertuesday, Newt Gingrich e' sull'orlo della bancarotta. L'ex Speaker, in lizza per la nomination repubblicana, ha chiuso il bilancio della sua campagna elettorale di gennaio con un buco di oltre un milione e 700 mila dollari.
Una grave incognita, alla vigilia del voto nello stato di Washington e a pochi giorni dal Supermartedi', quando andranno alle urne ben dieci stati, tra cui il Tennessee e la Georgia, il suo stato d'origine, dove Gingrich spera di rimontare sugli sfidanti Mitt Romney e Rick Santorum.
In palio martedi' ci sono oltre 450 delegati. Lo spettro della bancarotta potrebbe essere un buon motivo per gettare la spugna come avrebbe fatto qualsiasi altro candidato, invece Gingrich non molla e ha addirittura assunto personale per potenziare la sua campagna soprattutto nel sud. I debiti, tuttavia, non sono una novita' per il candidato Gop. In quasi trent'anni Gingrich ha collezionato debiti per oltre 500mila dollari per organizzazioni che ha prima creato, poi guidato e infine abbandonato. E se lo scorso anno di fronte alla stampa si e' vantato di essere un modello di disciplina fiscale, l'ex speaker della Camera potrebbe ora passare alla storia come il candidato presidenziale che ha accumulato in modo pericoloso piu' debiti durante la sua corsa elettorale.
Secondo quanto riportato da fonti di stampa americane, il candidato Gop ha una storia di bollette lievitate e spese dubbie oltre a essersi lasciato dietro una scia di cattive gestioni di enti politici e non profit. Dal 1984 ad oggi ha lanciato dodici diverse organizzazioni politiche con sede a Washington. Di queste cinque sono state oggetto di indagine da parte dell'Internal Revenue Service (l'ente Usa del controllo fiscale), altre cinque sono state chiuse per debiti e le restanti due sono state oggetto di azione legale. Una fonte citata dall'Huffington Post sotto condizione di anonimato, ha detto che Gingrich ha il vizio di bruciare denaro espandendo di continuo i suoi piani e ignorando gli avvertimenti dei suoi collaboratori.
"Ora sta facendo lo stesso con la campagna presidenziale – ha commentato -. Newt non ha freni e non si guarda indietro". Nonostante cio' Gingrich non ha debiti a livello personale. "Questo perche' – ha spiegato Bill Allison, direttore editoriale di Sunlight Foundation, un comitato di controllo politico non profit – Gingrich utilizza non profit e '527', ossia gruppi di difesa politica esentasse. Cio' significa che se queste organizzazioni si indebitano il debito non tocca lui personalmente perche' e' incorporato". Nel 1992, nonostante le elezioni si rivelarono un disastro per i Repubblicani con la vittoria di Bill Clinton sul presidente in carica George Bush, Gingrich per nulla scoraggiato e a secco di quattrini, si incammino' verso una nuova avventura, la Renewing American Civilization (Rac) con lo scopo di riconsegnare ai Repubblicani la maggioranza al Congresso.
L'impresa fini' con un buco da 250mila dollari per la fondazione che avrebbe dovuto sostenerla. La storia piu' recente vede nel 2006 la fondazione di un altro gruppo politico, l'American Solutions for Winning the Future con lo scopo di rilanciarsi sulla scena politica. In quattro anni, raccolse 50 milioni di dollari, di cui otto donati dal magnate dei casino' Sheldon Adelson. Tuttavia, quando l'anno scorso ha annunciato la sua candidatura a presidente, Gingrich ha abbandonato la baracca portandosi pero' dietro Adelson.
Morale della favola, American Solutions ha dichiarato bancarotta. Ora pero' anche Adelson potrebbe lasciare a piedi Gingrich. Per il magnate dei casino', l'ex speaker potrebbe non essere piu' un buon investimento e ha fatto intendere che potrebbe appoggiare un altro candidato.