WASHINGTON – Cerca di recuperare consensi Michele Bachmann, ma anche stavolta, nell'ennesimo dibattito in tv, viene oscurata dallo scontro Romney-Perry, i due candidati sdoganati da Barack Obama come ''i piu' credibili'' tra quelli in lizza per la nomination repubblicana.
Giocava in casa, in un duello organizzato dalla Cnn a Tampa tra i suoi amati 'Tea party'. Tuttavia, la parlamentare del Minnesota non e' mai entrata veramente in partita. Vestita con una giacca rosso fuoco, e' partita subito all'attacco difendendo le pensioni, che Rick Perry vorrebbe cancellare. Poi e' tornata sempre contro Perry denunciando che tra i suoi finanziatori ci sono i produttori di un vaccino contro il virus del papilloma, che sulla carta potrebbe causare gravi conseguenze alla salute.
''Ho raccolto 30 milioni di dollari, mi offendi – ha replicato Perry – se pensi che mi venda per 5000 dollari''. ''Sono offesa dal fatto che ragazzi come i miei figli sono costretti dal governo a vaccinarsi, senza che lo abbiano scelto''. Ma e' stata solo una fiammata. Poi, come la settima scorsa in California, s'e' giocato un altro round del match tra Mitt e Rick.
E non poteva andare diversamente. Come suggerisce la Nbc, non si puo' immaginare candidati cosi' diversi, per contenuti, per look, persino per modo di parlare: il primo, Romney, e' stato battezzato Mr Establishment, ricorda un papa' nosioso degli anni '50 che chiede a tutti di essere ben educati, rispettare le regole e non disturbare. Il secondo, Mr Anti-establishment, sembra un vecchio zio un po' fricchettone anni '70, ma di ultra-destra, muscoloso, dalla mascella quadrata, che non vede l'ora di menar le mani.
Chiama il suo interlocutore Mitt, mentre Romney lo appella rispettoso ''signore Governatore''. Lo scontro e' sempre sul lavoro: ''Avere in mano 4 assi non vuol essere un buon giocatore di poker'', attacca Romney alludendo al fatto che Perry deve i suoi buoni risultati sull'occupazione alle grandi risorse naturali del suo stato, il Texas ricco di petrolio.