WASHINGTON – Cambiano i temi al centro dello scontro, ma non i suoi protagonisti. Tra i candidati del Grand Old Party non ci si divide piu' solo su lavoro e pensioni, ma stavolta anche su scuola e lotta all'immigrazione. Resta la stessa, invece, la coppia dei duellanti, che non cessa di punzecchiarsi a vicenda: da un lato l'aggressivo e determinato Rick Perry, dall'altro il compassato e moderato Mitt Romney.
E' quanto emerso al termine dell'ennesimo dibattito tv, il terzo in 15 giorni, stavolta sulla Fox in diretta da Orlando Florida, tra i candidati repubblicani alla nomination per la sfida a Barack Obama nel novembre 2012.
Una sfida lunga due ore molto particolare, supertecnologica, frutto della collaborazione con Google, in cui le domande, tutte provenienti dal pubblico, sono state selezionate nei giorni scorsi da un voto popolare, ovviamente on-line. Bastava inviare una clip registrata su Youtube al sito della Fox per poter essere scelti dal popolo dei naviganti.
E stasera, su un maxi-schermo, ogni domanda arrivava da una clip lunga non piu' di 30 secondi, letta direttamente dal suo ideatore. Tanto che i commentatori della Fox entusiasti lo hanno definito ''il dibattito tv piu' interattivo della storia''.
A turno, prima Perry, poi Romney, in frequenti faccia a faccia, hanno cercato in modo speculare di isolare il proprio avversario, cercando di metterlo in difficolta'. Sul tema della scuola, il primo affondo del governatore del Texas: ''Sono convinto che tutti i presenti, tranne uno, vogliamo abolire il ministero dell'Istruzione e crediamo che Obama stia facendo un lavoro orribile'', ha attaccato Perry, alludendo a Romney. Fredda la replica: ''Non ho nessun problema a dire che il ministro Duncan sta facendo un buon lavoro nel valutare gli insegnanti, detto questo si puo' migliorare molto le cose''. Quindi, piu' tardi, Romney ha restituito il colpo, con gli interessi.
Stavolta ha messo in difficolta' Perry sul tema della lotta ai clandestini: ''Un immigrato illegale in Texas puo' ottenere uno sconto sulla scuola dei figli di molti migliaia di dollari. Tutto questo attira gli illegali''. Perry ha accusato il colpo. E per una volta, lui, il duro e l'estremista, ha dovuto giocare in difesa, appellandosi ai buoni sentimenti: ''Se dite che dobbiamo chiudere le scuole a questi ragazzi, non avete cuore. Ma se diventero' presidente rendero' sicure le frontiere''.