Usa 2012: una “controfinanziaria” repubblicana contro Obama

NEW YORK, 20 MAR – Ridurre a due le aliquote fiscali, forti tagli alla spesa e rivedere la sanita'. Questi i punti chiave del progetto di finanziaria presentato dai repubblicani, che puntano a ridurre l'imposizione fiscale sulle imprese a un massimo del 25% a fronte del 35% attuale. Ma anche a ridurre le tasse sui piu' ricchi, abolendo l'Alternative Minimim tax, che fino a oggi ha garantito che i piu' abbienti pagassero almeno una tassa minima.

Il progetto presentato dai repubblicani va in controtendenza rispetto a quello presentato dal presidente americano Barack Obama, che punta invece a un inasprimento della pressione fiscale sui piu' ricchi che si tradurrebbe, secondo alcune stime, in maggiori entrate per 31 miliardi di dollari in dieci anni. L'iniziativa repubblicana, presentata dal presidente della commissione bilancio della camera Paul Ryan, spazia anche a Fannie Mae e Freddie Mac, i due colossi del credito ipotecario, paventandone l'eliminazione e prevede una riduzione del 10% dei dipendenti statali.

''Per anni le cattive politiche di ambedue i partiti hanno contribuito a un irresponsabile aumento del debito e questo debito pone ora una sfida'' afferma Ryan, che non risparmia critiche a Obama. ''Sfortunatamente negli anni che hanno seguito la crisi, il presidente e il suo partito hanno fallito nell'usare il pieno controllo che avevano di Washington per offrire un piano che riducesse il debito e favorisse una crescita sostenibile. La crisi e' stata invece usata come una scusa per un ampliamento senza precedenti e controproducente del potere del governo''. Il piano di Ryan si spinge oltre agli obiettivi fissati lo scorso agosto di riduzione della spesa, che fissavano a 1.047 miliardi di dollari la spesa per i programmi discrezionali, e propone spese per 1.028 miliardi di dollari.

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Emiliano Condò