NEW YORK – Un accordo di massima sull' aumento del tetto del debito c'e' ma si continua a trattare a oltranza per sciogliere gli ultimi nodi.
Il leader dei democrarici in Senato, Harry Reid, ha dato la sua approvazione all'accordo in attesa dell'ok dei democratici in Senato. L'accordo prevedrebbe, secondo indiscrezioni riportate dal Wall Street Journal, un auemnto del tetto del debito di 2.400 miliardi di dollari in tre fasi e tagli di eguale entita'. La prima fase di tagli sarebbe da 900 miliardi di dollari. La seconda fase da 1.500 miliardi di dollari sarebbe determinata da una commissione bipartisan.
La corsa e' contro il tempo per evitare il default: la scadenza del 2 agosto si avvicina e il mondo guarda agli Stati Uniti con ''trepidazione, ansia e preoccupazione'' afferma il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale (Fmi), Christine Lagarde. La Gran Bretagna e il Giappone mettono in guardia dal ''severo impatto'' che un mancato accordo potrebbe avere sull'economia mondiale. ''Siamo molto vicini'' ha detto nelle ultime ore il leader dei repubblicani in Senato, Mitch McConnell.
''Sono cautamente ottimista'' gli fa eco il leader dei democratici in Senato, Harry Reid. Le negoziazioni vanno avanti alla Casa Bianca per raggiungere un accordo in extremis e rassicurare i mercati, che domani potrebbero innervosirsi sull'impasse di Washington. Un accordo rappresenterebbe un ''sollievo'' evidenzia l'amministratore delegato di Pimco, Mohamed El-Erian, avvertendo che non scongiura comunque il rischio di un downgrade. Un accordo farebbe bene all'economia: allontanerebbe l'incertezza – mette in evidenza Mark Zandi, capo economista di Moody's Analytics – e aiuterebbe il mercato del lavoro.