Usa, Afghanistan. Gli inesorabili occhi della Gorgone sui talebani

Nella mitologia greca la Gorgone, immaginata da Omero come essere unico e poi, secondo Esiodo, come tre sorelle, era un terribile mostro femminile che non chiudeva mai gli occhi e pietrificava chi osava guardarli.

Oggi, gli Stati Uniti hanno tecnologicamente ricreato la mitica figura per usarla come una delle armi più micidiali delle loro forze armate, a quanto riferisce il Washington Post.

Chiamata Gorgon Stare (Sguardo della Gorgone), tra non molto verrà usata dall’aviazione in Afghanistan come un rivoluzionario sistema di sorveglianza capace di trasmettere in tempo reale immagini video di qualsiasi movimento si svolga in una intera città.

Il sistema, formato da nove videocamere montate su un aereo pilotato a distanza, può trasmettere immagini ai soldati sul terreno o ad analisti che seguono i movimenti del nemico. L’aereo e’ capace di inviare fino a 65 immagini a utenti diversi, ed è quindi molto piu sofisticato dei droni usati attualmente, che trasmettono da un’unica videocamera coprendo uno spazio non più grande di due isolati.

Con la nuova arma, dice il generale James Poss, vice-capo del dipartimento intelligence dell’Air Force, ”Gorgon Stare controllerà un’intera città, così il nemico non potrà sapere a cosa stiamo guardando, e noi potremo vedere tutto”.

C’è chi si chiede però se i militari saranno in grado di esaminare le enormi quantità di immagini inviate dalla Gorgone abbastanza in fretta da spedire informazioni utili alle truppe sul terreno. E inoltre ufficiali dell’aviazione ammettono che la nuova arma avrà valore limitato a meno che non sia supportata da un migliore sistema di intelligence, ovvero spie umane che possano riferire su chi sta facendo che cosa sul terreno.

L’Air Force degli Usa ha grandemente aumentando la sorveglianza sull’Afghanistan. Il numero mensile di missioni con aerei con o senza pilota è più che raddoppiato dallo scorso gennaio, ed è quadruplicato dall’inizio del 2009.

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lgermini