”Gli Stati Uniti non riconoscono la zona area di difesa e identificazione che non avra’ alcun effetto sulle operazioni americane”, ha sottolineato con forza il numero due dell’amministrazione Obama, che nei giorni scorsi ha anche incontrato le autorita’ cinesi. Da Washington Marie Harf, portavoce del Dipartimento di Stato, ha quindi sottolineato come ”la Cina dovrebbe lavorare con Giappone e Corea del Sud per mettere in campo delle misure tese a ristabilire un clima di fiducia tra i Paesi dell’area”.
Tra queste misure, anche ”un canale di comunicazione di urgenza per affrontare i rischi legati al recente annuncio di Pechino”. Un ‘telefono rosso’, appunto, che contribuisca a risolvere una situazione ”destabilizzante” che potrebbe portare gli Stati della regione a reagire in maniera pericolosa. La Casa Bianca nei giorni scorsi aveva bollato la decisione di Pechino della ‘zona aerea difensiva’ sulle Senkaku come ”una provocazione”. (ANSA).
usa alla cina. ”telefono rosso” con giappone e sudcorea