WASHINGTON, STATI UNITI – Barack Obama passa al contrattacco sul caro benzina – che rischia di costargli la presidenza alle elezioni di novembre – e accusa i repubblicani di voler solo alimentare polemiche elettorali. ”E’ un film gia’ visto – ha detto il presidente americano – Stanno cercando di cavalcare l’onda del momento”.
Il presidente punta il dito anche contro le societa’ petrolifere che godono di agevolazioni e sono in parte responsabili dell’aumento dei prezzi: ”E’ inaccettabile. E’ ora di farla finita e di abolire i vecchi sussidi”.
”I prezzi della benzina salirono lo scorso anno di questi tempi e lo stesso successe nella primavera e nell’estate del 2008. E ogni volta – accusa Obama – i repubblicani rispolverano i loro fantasiosi piani per una benzina a due dollari al gallone (3,7 litri). Vanno da un distributore, certi che una telecamera li seguirà, e parlano come se avessero la bacchetta magica o potessero regalare benzina a poco prezzo”.
Obama rigetta quindi la ricetta proposta dai repubblicani, secondo cui per far scendere il prezzo della benzina bisogna aumentare le trivellazioni: ”Primo – ha spiegato il presidente – stiamo già trivellando. Secondo, usiamo piu’ del 20% del petrolio mondiale, ma ne abbiamo solo il 2%. I conti non tornano”.
Per Obama l’unica via di uscita resta quella di rilanciare e sviluppare le fonti energetiche alternative, non essere piu’ ”ostaggi” del petrolio altrui e creare migliaia di posti di lavoro nel settore dell’energia verde. ”Dobbiamo guardare al futuro”, ha detto, denunciando come i repubblicani snobbano lo sviluppo delle nuove fonti di energia: ”Snobbano l’energia solare e quella del vento. Si fanno gioco delle auto elettriche e dei biocarburanti. Vogliono tenerci impantanati nel passato”.
Secondo i sondaggi, il 65 per cento degli americani pensa che se il costo della benzina è arrivato a livelli per loro impensabili fino a non molto tempo fa, la colpa è di Obama.
Il vertiginoso aumento è un fenomeno che sta sconvolgendo le finanze della famiglia media Usa, tradizionalmente fortemente legata alla propria auto. E ormai molti pensano che sia proprio il caro-benzina a minacciare seriamente le chance di Obama di essere rieletto.