Morto Zhuang Zedong, artefice ”diplomazia ping-pong”, riavvicinò Cina e Usa

PECHINO, CINA -Il suo incontro casuale con un altro giocatore di tennis da tavolo, l’americano Glenn Cowan, cambio’ la storia dei rapporti tra Cina e Stati Uniti, spalancandogli le porte della leggenda come uno dei protagonisti della ‘diplomazia del ping pong’.

La vicenda di Zhuang Zedong, morto domenica a 73 anni, fu un episodio cruciale per la politica e la cultura degli anni Settanta, tanto da essere immortalato nel libro-affresco sull’America di Winston Groom ‘Forrest Gump’, portato poi magistralmente sugli schermi da Robert Zemeckis e Tom Hanks.

Come giocatore Zhuang era considerato un vero e proprio eroe popolare, tre volte campione nazionale e tre volte mondiale, fino a diventare tra i preferiti di Jiang Qing, moglie di Mao Tze Dong.

Nell’aprile del 1971 Zhuang si trovava in Giappone per partecipare ai mondiali con la squadra nazionale cinese, che ovviamente aveva ‘l’ordine’ di vincere. Un pomeriggio Glenn Cowan, un giocatore del team Usa – morto nel 2004 – si attardo’ per fare un po’ di allenamento con un atleta cinese.

Perse il bus della sua squadra e, a sorpresa, fu accolto su quello cinese. All’epoca le relazioni tra Washington e Pechino erano di intensa ostilita’, anche se le frizioni tra Mao e l’Urss, gia’ degenerate sul finire degli Anni ’60 in scontri militari al confine, attiravano l’attenzione degli americani – Henry Kissinger in testa – interessati a saldare un asse anti-sovietico in Asia.

“Erano passati 10 minuti, ma nessuno sembrava prestargli attenzione”, ricordo’ Zhuang dopo che Cowan era salito sul bus. Ai cinesi era vietato parlare con gli americani,ricordò Zhuang,  “ed io ero cresciuto con lo slogan ‘Abbasso l’imperialismo americano’, ma ho pensato che era solo un atleta, non un politico, e dovevo andare a salutarlo”.

Zhuang si avvicino’ a Cowan, si presento’ e gli regalo’ un’immagine su seta delle montagne Huangshan. La leggenda vuole che Cowan avesse solo un pettine per ricambiare: “Davvero non posso darti questo”, disse l’americano, che poi compro’ una maglietta con il simbolo della pace e la scritta ‘Let it be’. La notizia, e le foto dei due, fece il giro del mondo, arrivando anche sul tavolo di Mao: “Zhuang Zedong non solo sa giocare bene a ping-pong, e’ anche un ottimo diplomatico”, pare fu il commento del Grande Timoniere. Qualche settimana dopo, la ‘diplomazia del ping-pong’ percorse i suoi primi passi: un team americano sbarco’ in Cina, per una serie di partite e incontri.

Solo 10 mesi dopo, nel febbraio del 1972, a Pechino arrivo’ Richard Nixon in persona, una visita che pose fine a quasi 25 anni di gelo. In realta’, la diplomazia ufficiale gia’ lavorava da anni al riavvicinamento tra i due Paesi, in particolare dopo la rottura tra Mosca e Pechino sul nucleare, che avevano spinto la Cina a lavorare in proprio per l’atomica – il primo test venne effettuato nel 1964. Kissinger si era recato in segreto in Cina nel luglio del 1971 per preparare la strada alla visita di Nixon, che segno’ la fine del duopolio russo-americano.

Per Zhuang Zedong gli anni successivi si rivelarono pero’ molto difficili: entrato nelle grazie delle moglie di Mao nel corso della Rivoluzione culturale si apprestava a entrare nel Comitato centrale del Partito comunista. Ma nel 1976, con la morte di Mao e la caduta in disgrazia della ‘banda dei quattro’, guidata appunto dalla moglie del Grande Timoniere, Zhuang fini’ in carcere per 4 anni e sconto’ il divieto di giocare a ping pong fino al 1980. “Ho fatto degli errori durante la Rivoluzione Culturale – disse anni fa – ma voglio essere ricordato come sportivo, non per altro. Il ping-pong e’ stato il grande amore della mia vita”.

Ora, visto lo stato dei rapporti tra Cina e Stati Uniti, di nuovo precipitati, ci vorrebbe un altro Zhuang. Anche sentite le dichiarazioni di un funzionario del Pentagono: ”Quei bastardi cinesi prima o poi dovremo combatterli, tanto vale farli fuori subito”, ha detto. Il funzionario è stato naturalmente destitutito, e Zhuang si sarà rivoltato nella tomba.

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lgermini