Usa, Kagan alla Corte Suprema: un nuovo test per Obama

Elena Kagan

Nuovo test in arrivo per Barack Obama: martedì 29 giugno in Commissione Giustizia del Senato prendono il via le audizioni per il processo costituzionale di ratifica di Elena Kagan alla Corte Suprema e la candidata del presidente, a giudizio dell’opposizione, potrebbe avere ”seri problemi”.

Con i suoi tailleurini unisex la Kagan, che Obama ha tolto dal ruolo di Avvocato dello Stato per assegnarle il posto del decano della Corte John Paul Stevens, salirà domattina a Capitol Hill per conquistare la fiducia dei senatori e un lavoro potenzialmente a vita.

Stevens, che proprio domani concluderà il proprio lavoro in Corte nell’ultima seduta prima della pausa estiva, ha deciso di lasciare il seggio una volta compiuti 90 anni.

Elena Kagan, una laurea a Princeton e una carriera a Harvard, ha 50 anni. Ma la battaglia si preannuncia dura per la seconda donna nominata da Obama alla Corte Suprema dopo Sonya Sotomayor, e non necessariamente per le posizioni rappresentate dalla Kagan: secondo un’analisi oggi del New York Times la ex Avvocato dello Stato potrebbe fare da comparsa in un dramma i cui protagonisti – Obama e il giudice capo della Corte John Roberts – non sono neppure presenti.

Con un occhio alle elezioni di metà mandato in novembre i democratici useranno le audizioni della Kagan per mettere sotto processo la Corte guidata da Roberts descrivendola come un ostaggio della Corporate America.

Allo stesso tempo i repubblicani cercheranno di mettere Obama sul banco degli imputati per la sua agenda a loro avviso favorevole a un governo federale forte e solleveranno il dubbio che la ex Solicitor General non sia sufficientemente indipendente per tenere questa agenda sotto controllo.

”Il dibattito sarà su Obama e su cosa significa questa nomina”, ha detto il senatore repubblicano Jeff  Session che alla Cnn ha ipotizzato l’uso dell’arma dell’ostruzionismo per ostacolare la conferma.

I repubblicani, ha anticipato il senatore, potrebbero decidere di boicottare le audizioni se non otterranno 1.600 pagine di documenti ‘top secret’ sulla Kagan che i National Archives hanno bloccato per ragioni di privacy.

Nelle ultime settimane Sessions si è lamentato di non avere tempo sufficiente a studiare i circa 170 mila documenti che documentano il lavoro svolto dalla neo-candidata a giudice con l’amministrazione Clinton. Il presidente della Commissione Giustizia, il democratico Patrick Lehay, ha fatto sapere che le audizioni cominceranno come previsto anche se i repubblicani dovessero decidere di non partecipare.

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Maria Elena Perrero