WASHINGTON, 14 AGO – Barack Obama lunedi' sale sul bus. Il presidente cerchera' di prendersi una vacanza da Washington, dalla tenaglia soffocante tra la Casa Bianca e Capitol Hill. Da tempo e' stanco di essere considerato il simbolo dei palazzi della politica, dove secondo la stragrande maggioranza degli americani, si litiga senza pensare mai al bene del Paese. Dopo le asfissianti trattative sul tetto del debito, si prende una boccata d'aria. Torna 'candidato' e sceglie di immergersi nell'America profonda, il Midwest. Li', nei grandi spazi, potra' parlare delle sue ricette, ma soprattutto ascoltare gli americani in carne e ossa, le loro sofferenze di fronte alla crisi economica.
E lo fara' andando per strada, in un giro 'on the road' di tre giorni a partire da lunedi', a bordo di un autobus, in stile 'Tea Party' con una mossa che ricorda da vicino i fortunatissimi viaggi di Sarah Palin.
La Casa Bianca l'ha ribattezzato ''Three Day Economic Bus Tour'', una tournee' che tocchera' tre stati il cui voto tornera' a essere decisivo in vista della sfida per la sua rielezione, nel novembre 2012. Prima tappa, l'Iowa, proprio lo stato da cui nel 2008 e' partita la sua trionfale corsa verso la Casa Bianca. Poi sara' in Minnesota, lo stato di Michelle Bachmann, fresca vincitrice dello straw poll di Ames e una delle candidate piu' accreditate alla sfida finale. Quindi sara' in Illinois.
Parlera' ai cosiddetti 'small business', i lavoratori autonomi paragonabili al nostro popolo delle partite Iva, ascoltera' le richieste delle sperdute comunita' rurali, dei piccoli imprenditori locali, delle famiglie che non riescono ad assicurare ai figli un lavoro e una decente prospettiva di vita. Cerchera' di rivitalizzare l'entusiasmo di quella base un po' delusa dai suoi continui compromessi con la destra repubblicana. Puntera' a incontrare i giovani, le donne, gli afroamericani, i 'latinos' per cercare di convincerli che possono contare ancora su di lui, sulla sua energia e la sua capacita'. E magari correra' anche il rischio di trovare, in uno dei suoi incontri, anche chi lo accusera' di non essere riuscito a mantenere tutte le sue promesse, un altro 'Joe the Plumber'. Ma Obama ha accettato la sfida, pur di rilanciare la sua immagine di leader.
Esortera' tutti a fare la propria parte, ad appoggiare i suoi sforzi per uscire insieme dalla crisi, e rilanciare il sogno americano. ''Il presidente – si legge nella presentazione del viaggio scritta dallo staff presidenziale – sa che tutto il Paese deva fare il possibile per promuovere la crescita economica, tornare ad avere fiducia nella nostra nazione e ridare uno spirito di ottimismo per le generazioni future''.
Obbiettivi ambiziosi per un giro di soli tre giorni. Ma certamente e' solo l'assaggio di quella fortissima campagna elettorale che Obama affrontera' nei prossimi mesi per cercare di restare altri quattro anni alla Casa Bianca.