Usa, elezioni. Battaglie tra candidati a colpi di milioni di dollari

Capitol Hill a Washington

Le elezioni di medio termine americane si stanno combattendo a colpi di milioni di dollari per consentire ai candidati democratici e repubblicani la maggior disponibilità possibile di spendere e spandere nella campagna elettorale.

Secondo il New York Times, in una sola settimana un’alleanza con legami ai prominenti repubblicani Karl Rove e Ed Gillespie ha speso 4milioni di dollari per spese elettorali a beneficio di candidati repubblicani al Senato.

Il denaro raccolto da Crossroads Policie Strategies e dalla sua associata, American Crossroads, arriva nelle casse repubblicane per bilanciae quello nelle casse democratiche durante le ultime settimane delle elezioni, che si terranno il 2 novembre, per il rinnovo dell’intera Camera dei Deputati e di 37 seggi senatoriali.

Questo turbinio di soldi che vanno in ultima analisi a finire ai partiti è consentito quest’anno da una importante decisione della Corte Suprema che concede alle corporazioni, ai cosiddetti gruppi esterni e ai sindacati di finanziare le elezioni.

Finore le spese elettorali complessive di quest’anno per Camera e Senato – dove i democratici hanno la maggioranza e i repubblicani cercano di toglierla – sono ammontate a 250 milioni di dollari, tenuto conto di quanto sborsato dai candidati, dai gruppi esterni e dai partiti politici, secondo quanto calcolato da un’analisi della Wesleyan University effettuata su dati forniti da Kantar Media/CMAG.

Secondo quanto se ne sa, in questa grande raccolta di fondi ad avere la meglio sembra essere il partito repubblicano, tradizionalmente legato al mondo del business. I due gruppi Crossroads, per fare un esempio, hanno riversato 14 milioni di dollari in otto stati dove la lotta tra democratici e repubblicani è sostanzialmente alla pari: si tratta di Florida, Illinois, Kentucky, Missouri, Pensylvanya, Nevada, Colorado e Washington.

I democratici si sono rivolti all’Internal Revenue Service (IRS), il fisco italiano, per accertare se tutto sia in regola con le massicce donazioni ai repubblicani. Mal’IRS ha le mani legate fino a quando i donatori possono dimostrare che non è la politica la loro attività principale.

Di recente, lo stesso presidente Barack Obama ed alti funzionari della Casa Bianca hanno denunciato l’aumento di gruppi conservatori esentasse che finanziano spot televisivi ed altre forme di campagna elettorale contro i democratici.

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lgermini