Usa, elezioni. Bizzarria di Obama, una colonna sonora per la rielezione

Al Green, il cantautore favorito di Barack Obama

WASHINGTON, STATI UNITI – Nelle campagne elettorali presidenziali degli Stati Uniti chi più ne ha più ne inventa e sovente accadono cose che nella vecchia e austera Europa possono apparire, beh, bizzarre. Lo sa chi ha vissuto almeno una di queste sconfinate kermesse da costa a costa.

La  bizzarria che invece potrebbe rivelarsi un’ottima idea l’hanno avuta i minders del presidente Barack Obama, impegnati dalla mattina alla sera ad escogitare sistemi per rendere sempre più agevole la rielezione a novembre del loro boss.

Con un messaggio via Twitter, il capo della Casa Bianca ha annunciato ai suoi sostenitori la nascita di una ”colonna sonora” per la campagna a favore della sua rielezione: una ”2012 Campaign Playlist” che campeggia  sul sito web http://www.barackobama.com e che e’ composta da 28 brani per il momento, ma che ben presto diventeranno di piu’.

”Abbiamo appena diffuso la playlist”, si legge nel sito, in cui si annuncia che ”da James Taylor a Florence and the Machine c’e’ un po’ di tutto per tutti”. E si svela anche, tra parentesi, che ”si, c’e’ anche la canzone favorita del presidente ”Let’s Stay Together”, di Al Green, che e’ valsa allo stesso Obama un clamoroso successo quando ne ha cantate alcune note al leggendario Apollo Theater nel quariere nero newyorchese di Harlem  a New York, il mese scorso, in una serata per la raccolta di fondi.

Ma anche gli altri brani seguono i gusti del presidente, e quindi non poteva mancare Bruce Springsteen, con il suo ultimo single “We Take Care of Our Own”, e neanche Aretha Franklin, con “The Weight”. Ma ci sono anche altre vecchie glorie, come la Electric Light Orchestra (ELO), con “Mr. Blue Sky”, e Raphael Saadiq, con “Keep Marchin’, che, nota il New York Times, danno alla campagna del presidente un alone di ”persistenza, pazienza, e mostrano una luce in fondo al tunnel”.

Ci sono pero’ anche delle sorprese, in particolare nel campo della musica country, che e’ presente con ben sette artisti o gruppi, come Sugarland e Darius Rucker, Dierks Bentley, Zac Brown Band, o Montgomery Gentry. Forse un modo per strizzare l’occhio all’elettorato piu’ conservatore, in special modo quello del profondo sud, dove è difficile trovare una stazione radio che non trasmetta country music. Alcuni si sono sorpresi anche della mancanza di qualche early legend del rock’ n ‘roll, tipo Fats Domino, Elvis, Little Richard, Chuck Berry. Ma dai loro indimenticabili tempi sono passati tanti anni…

Piu’ prevedibile invece la presenza degli U2, con “Even Better Than the Real Thing”, o di James Taylor, con “Your Smiling Face”. Imprevedibile è invece l’assenza di Stevie Wonder, la cui musica ha fatto da sfondo in molte occasioni nella precedente campagna di Obama del 2008.

In molti si aspettano ora che i brani nella ”Campaign Playlist” segneranno una notevole impennata nelle vendite, come e’ accaduto con “Let’s Stay Together” di Al Green, che nella settimana dopo la performance di Obama all’Apollo ha fatto registrare un aumento delle vendite del 490 per cento. In quel caso, il presidente aveva offerto pero’ un ”valore aggiunto” al brano del 1971, ormai un classico, ovvero una sua propria interpretazione: appena 10 secondi, ma abbastanza per rendere il brano ancor più ricercato.

Published by
lgermini