Usa, elezioni. Il costo della benzina infiamma la campagna elettorale

NEW YORK, STATI UNITI – Ad incendiare ancora di più l’atmosfera della campagna elettorale per la Casa Bianca arriva è arrivata benzina. O meglio, il costo della benzina, che continua ad aumentare, con i candidati repubblicani che ne approfittano per attaccare il presidente Barack Obama per la sua politica energetica, che a loro dire mette a repentaglio ”lo stile di vita americano”, e lo stesso Obama che replica accusandoli di non sapere di cosa parlano.

”Cosi’ come l’anno scorso, il prezzo della benzina ha iniziato ad aumentare”, ha ammesso Obama nel suo discorso radiofonico settimanale. E questo ”colpisce tutti, chiunque abbia un’auto, chiunque abbia un’impresa”, ha aggiunto, sostenendo che di fatto si tratta di una specie di ”tassa”. Pero’, ha ammonito, ”alcuni politici vedono questo come un’opportunità” e ”hanno gia’ iniziato a spolverare il loro vecchio piano in tre punti per avere la benzina a due dollari al gallone” che prevede: ”al primo punto trivellare, al secondo punto trivellare e al terzo punto trivellare”, ma ”questo non è un piano”, ”specialmente perche’ stiamo gia’ trivellando”.

Secondo i dati del Wall Street Journal, il prezzo medio della benzina negli Stati Uniti e’ di 3,65 dollari al gallone (3,79 litri), con un aumento di 40 centesimi rispetto ad un anno fa. Le previsioni sono per ulteriori aumenti e l’argomento ”sara’ il nostro quadro da indicare al Paese”, ha detto uno dei piu’ battaglieri candidati repubblicani alla Casa Bianca, l’ex speaker della Camera New Gingrich.

Gingrich intende cosi’ mostrare ”quanto e’ grande il gap tra l’approccio di Obama ad una costosa politica energetica, che in sostanza forza gli americani a cambiare il loro stile di vita…e un approccio che promette di renderci indipendenti sull’energia”. L’italoamericano Rick Santorum ha a sua volta ammonito gli elettori sul rischio che il costo della benzina arrivi a cinque dollari al gallone, e come Gingrich propone di allentare la regolamentazione dei prezzi alla pompa, mentre il suo rivale Mitt Romney pensa a ridurre le regole sull’energia.

”Di fronte alle elezioni, il presidente vorrebbe che ci dimenticassimo che il costo della benzina e’ raddoppiato in tre anni, mentre lui ha costantemente bloccato o rallentato la produzione dell’energia made in America”, ha affermato un portavoce dell’attuale speaker repubblicano della Camera John Bohener.

Obama ha replicato che per ”prendere il controllo del nostro futuro energetico” e’ necessaria ”una strategia che sviluppi ogni fonte disponibile di energia americana, come petrolio, gas, vento, sole, nucleare, biofuel e altro”. Ed ha aggiunto: ”dobbiamo sviluppare la tecnologia che ci permette di usare meno benzina per le nostre auto, per le nostre case e impianti”, perche’ ”non ci sono pallottole d’argento” per ridurre i prezzi.

Ma intanto, l’argomento e’ comunque destinato ad infiammare la corsa fino alle elezioni del 6 novembre, anche perche’, ammonisce il Wsj, l’aumento del costo della benzina colpisce l’economia, potrebbe minacciarne la fragile ripresa e ingigantisce l’ira funesta degli americani quando con le loro aùto vanno a fare il pieno.

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lgermini