Usa, elezioni. Gingrich senza soldi licenzia un terzo del suo staff

Newt Gingrich

WASHINGTON, STATI UNITI – Si vede che il mega-miliardario Sheldon Anderson, padrone di hotel e casinò di mezza La Vegas, si è stancato di sborsare milioni di dollari per la campagna elettorale il suo amico e protetto New Gingrich. E dire che ne ha sborsati una carrettata.

Così l’ex-speaker della Camera non si e’ ancora ritirato dalla corsa per la nomination repubblicana nonostante abbia pochissime chance di farcela, travolto da Mitt Romney e Rick Santorum, ma ha deciso di rinunciare ad un terzo dello staff.

Lo riferisce il New York Times citando il direttore delle Comunicazioni di Gingrich, Joe DeSantis. Per prima cosa, l’ex Speaker della Camera ha licenziato il manager, Michael Krull, amico della moglie Callista dai tempi del college, sostituendolo con Vince Haley, da nove anni alle dipendenza di Gingrich e fino ad oggi vice manager della campagna.

Non solo. Il candidato repubblicano viaggerà con minore frequenza negli Stati dove ancora si devono ancora tenere le primarie e comunicherà con gli elettori tramite internet e i social media. Che non sia messo affatto bene lo conferma il fatto che Gingrich fa ormai addirittura  pagare 50 dollari le foto ricordo accanto a lui.

”Ci stiamo concentrando esclusivamente su quanto è indispensabile per vincere alla convention di agosto”, ha detto DeSantis al Nyt. I portavoce di Gingrich hanno rifiutato di precisare chi oltre a Krull verra’ licenziato. Secondo alcuni responsabili della campagna, la decisione riguardera’ gli ultimi assunti e qualcuno dei responsabili di primo piano.

Ma Gingrich si è testardo come un mulo e si ritirera’ dalla corsa per la nomination repubblicana, dice, solo se dopo le ultime primarie, quelle dello Utah del 26 giugno, Romney avra’ la maggioranza dei delegati. ”Allora lo sosterro’ e saro’ lieto di fare il possibile per aiutarlo a sconfiggere Barack Obama”, ha detto l’ex speaker della Camera durante una conferenza stampa ad Annapolis, Maryland.

”Se invece si arriva al 26 giugno senza che Romney abbia la maggioranza, assisterete ad una delle convention piu’ interessanti ed incerte della storia americana”, ha detto ancora Gingrich, senza rinunciare a definire Romney ”il piu’ debole frontrunner dei tempi moderni”. Il candidato del Grand Old Party attualmente – riferisce la Cnn – ha raccolto 136 delegati, contro i 569 di Romney.

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lgermini