Usa, elezioni. I ”latinos” saranno determinanti per rielezione Obama

Il presidente Barack Obama

WASHINGTON, STATI UNITI – Con l’economia ansimante e l’aumento della disoccupazione il presidente Barack Obama per farsi rieleggere punta tutto sulla scuola, sui social network e soprattutto sul voto dei ‘latinos’. E proprio la composizione demografica del Paese, malgrado la crisi economica, potrebbe dare una grossa mano alle chance di rielezione del presidente.

Uno studio del think tank progressista Center For American Progress parla, in vista del voto del 6 novembre, di una sfida tra demografia e economia. Se il candidato repubblicano Mitt Romney punta sulla forte insoddisfazione popolare a causa della crisi, Obama conta invece sui grandi cambiamenti demografici interni alla societa’ americana, dal punto di vista qualitativo e quantitativo, soprattutto nei 13 stati ritenuti in bilico.

A dare speranze al candidato democratico è il fatto che in queste realta’ sta aumentando costantemente il numero di elettori delle minoranze, per lo piu’ della comunita’ ispanica, tendenzialmente piu’ vicina al partito democratico. Inoltre, come sottolinea sul New York Times uno stratega repubblicano, Jan van Lohuizenin, ”un certo numero di stati, malgrado la crisi, si sta urbanizzando sempre di piu’. E cio’ restringe il bacino del voto rurale, tradizionalmente conservatore”.

Intanto, malgrado la disoccupazione non scenda sotto l’8%, Barack Obama torna a battere sul punto della scuola. Anche su questo tema, si erge a paladino del ‘common people’, la gente comune, accusando il Congresso, ostaggio della maggioranza repubblicana alla Camera, di non agire per il bene del Paese. Nel suo tradizionale messaggio del sabato Obama ha ribadito che la ricetta per uscire dalla crisi sta nella buona formazione scolastica dei cittadini del futuro. ”E questo – insiste Obama – non e’ vero solo per il successo personale, ma per il successo di tutti gli Stati Uniti”.

Per fare cio’ e’ necessario che ”il Congresso agisca subito per porre fine ai tagli che stanno cacciando dal sistema scolastico americano troppi docenti”. ”In questi mesi – sottolinea il presidente – centinaia di migliaia di insegnanti sono stati licenziati. Nella sola Pennsylvania, ci sono 9000 professori in meno rispetto all’anno scorso. In Ohio, 7000. E in tutto il Paese, ci sono 250mila educatori in meno rispetto a tre anni fa. Una scuola con meno insegnanti, comporta classi piu’ numerose”.

”Quindi – prosegue – piu’ ragazzi lasciati indietro. E alla fine tutto cio’ ha un grave costo sociale ed economico. Gli insegnanti sono cruciali: un recente studio ha scoperto che un buon professore puo’ aumentare in media lo stipendio della vita di una scolaresca di oltre 250mila dollari. Un buon maestro puo’ cambiare la vita di un bambino. L’ultima cosa che il nostro Paese puo’ permettersi e’ avere meno insegnanti nelle nostre scuole”.

Accanto alla scuola, un altro perno della campagna di Obama e’ il massiccio ricorso ai social-media. Politico.com ha pubblicato una lunga analisi dal titolo ‘Obama’s data advantage’ sulle opportunita’ che lo studio dei flussi su Twitter e su Facebook puo’ garantire al successo del presidente il 6 novembre.

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lgermini