Durante un giro di due giorni in quattro stati, il presidente Barack Obama ha cercato di ricondurre al gregge le sue pecorelle smarrite ed ha attaccato i repubbicani accusandloi di voler riportare il Paese ai tempi di George Bush. Backyard meeting, incontri nel cortile, o in qualsiasi altro luogo informale, sono quelli che hanno visto Obama rispondere direttamente agli elettori, spesso in piccole stanze strapiene.
Una mossa astuta quella di Obama, mettersi in contatto con la gente, che ripeterà sicuramente mentre le elezioni di medio termine del 2 novembre – per il rinnovo della Camera e di 37 seggi su 50 al senato – si avvicinano e più passa il tempo e più analisti e osservatori prevedono un disastro per i democratici. Che hanno un incubo: perdere la maggioranza alla Camera e forse anche al senato e passarla nelle mani dei repubblicani.
Durante i backyard meeting al presidente non è stata data tregua, con domande che si susseguivano a ritmo serrato. Un prete ha espresso la sua preoccupazione per un parrocchiano senza lavoro da mesi. Un uomo d’affari ha criticato la politica fiscale della Casa Bianca, Una donna ha detto che suo figlio ed i suoi amici, un tempo entusiasti di Obama, ”ora stanno perdendo la fiducia”.
Obama ha risposto a tutte le domande che i rappresentanti della classe media, quelli che lo hanno portato alla Casa Bianca, gli hanno rivolto, ma, secondo quanto riferisce l’Associated Press, l’atmosfera era tutt’altro che gioiosa, nulla a che vedere con le folle osannanti durante la campagna elettorale del 2008.
Nei suoi incontri, Obama ha spesso cercato di sterzare l’argomento di una domanda verso i repubblicani che, ha detto, stanno cercando di bloccare i progressi della sua amministrazione. Ha colto l’occasione di un elettore per sparare a palle incrociate contri di essi, per quanto riguarda le tasse, gli stanziamenti per gli studenti e perfino i fondi destinati a rendere le case meno esposte alle intemperie e risparmiare quindi energia.
In certe occasioni, quando il tempo a disposizione era poco, Obama invece che risponere alle domande implorava gli astanti che avevano votato per lui nel 2008 di recarsi a votare per i candidati democratici il 2 novembre. ”
”A volte sembra che molto tempo sia passato dalla speranza e dall’entusiasmo che provammo il giorno in cui andammo a votare per sloggiare Bush dalla Casa Bianca”, ha detto Obama, ”ma la partecipazione dei giovani elettori non può finire con il voto che mi hanno dato nel 2008”.