WASHINGTON, STATI UNITI – Barack Obama continua a tener testa a Mitt Romney in Ohio – dove Bruce Springsteen ha tenuto un concerto in appoggio del presidente – lo stato che tradizionalmente può fare la differenza alle presidenziali.
Secondo gli ultimi dati di RealClearPolitics, sulla base della media dei sondaggi piu’ noti, in questo stato il presidente e’ al 48,3%, mentre Romney e’ al 45,9%. Sempre secondo queste stime, facendo i conti sui grandi elettori, se si votasse oggi Barack Obama sarebbe rieletto con 294 voti.
Batterebbe quindi Romney, che al momento ne guadagnerebbe appena 244. Mettendo da parte gli ”swing states” (gli stati in bilico) e calcolando solo gli stati considerati sicuri, i due candidati partono rispettivamente da 237 grandi elettori per Obama e 191 per Romney. Ma entrambi per vincere devono arrivare a quota 270.
E qui entra in gioco la battaglia vera, quella negli stati in bilico, che sono nove e valgono tutti assieme 110 voti. In attesa del terzo e ultimo dibattito dedicato alla politica estera, lunedi’ prossimo a Boca Raton, Florida,la sfida si sposta di nuovo sugli stati in bilico. E’ qui che i due candidati passeranno la stragrande maggioranza del loro tempo e dove spenderanno tutte le loro residue risorse finanziarie in questi ultimi 19 giorni, quelli che mancano all’Election day.
Al momento Obama se ne aggiudicherebbe 6, che pesano 57 voti, mentre il candidato repubblicano solo 3, con 53 voti. In particolare, a Obama andrebbero Iowa (6), Nevada (6), New Hampshire (4), Ohio (18), Virginia (13) e Wisconsin (10). A Romney invece Colorado (9), Florida (29) e Norh Carolina (15). (ANSA).